Barcellona è una delle città più famose e più visitate: in tre giorni è possibile visitarne le principali bellezze, avendo anche il tempo per mangiare le delizie della cucina locale e…fare qualche giro nelle fantastiche birrerie della città!
Barcellona, dopo le Olimpiadi estive del 1992, è diventata una città moderna e funzionale. Basti pensare che la sua metro ha ben 12 linee e 203 stazioni! Per avere un’idea di cosa vedere a Barcellona, consiglio un free tour con Civitatis!
Tra le cose da vedere a Barcellona spicca per importanza la Sagrada Familia. I lavori di costruzione iniziarono nel 1882: il principale autore è Anton Gaudì, che decise di costruire questa chiesa in stile liberty. La Sagrada Familia non è ancora stata completata: i lavori procedono grazie alle donazioni e ai biglietti di ingresso (26 euro, acquistabile sul sito ufficiale). Quando sarà completata, la Sagrada Familia avrà diciotto torri: 12 dedicate agli apostoli, una a Gesù Cristo, quattro agli evangelisti e una alla Madonna.
L’ingresso alla chiesa avviene tramite la Facciata della Natività, che emana una sensazione di giubilo e di vita. Le sculture sono uniche: Gaudì utilizzo come modelli i cadaveri che giacevano nell’obitorio. Gaudì decise di decorare il più possibile la facciata, per dare la sensazione di umanità e appunto di gioia. Per entrare nell’interno della chiesa vi sono tre portali: quello dalla Carità, simboleggiante la porta di ingresso di Betlemme, è il più grande, mentre quelli della Speranza e della Fede sono dedicati rispettivamente a San Giuseppe e alla Vergine.
L’interno della Sagrada Familia ha un inequivocabile struttura di bosco: le colonne, infatti, hanno forma di alberi ed i rami si intrecciano tra di loro formando volte meravigliose. L’interno della Sagrada Familia è una vera e propria meraviglia: è possibile anche ammirare l’effetto cromatico dato dalle volte laterali e la cripta sotterranea.
In futuro, due ulteriori facciate completeranno la Sagrada Familia. La facciata della Gloria è dedicata al cammino verso l’alto e quindi verso Dio: sarà la più grande delle tre. La facciata della Passione, invece, fu progettata da Gaudì in modo cupo: decise di utilizzare il chiaroscuro per dare la sensazione di paura e per dare la sensazione di quanto fosse stato cruento il Sacrificio di Gesù.
La Sagrada Familia è facilmente raggiungibile con l’omonima fermata della metropolitana e una visita accurata dell’esterno e dell’interno richiede almeno tre ore di tempo.
Il Parc Guell è sicuramente una delle attrazioni di Barcellona più amate. Deve il nome a Eusebi Guell, ricco imprenditore catalano e amico di Anton Gaudì. Guell, infatti, nel 1900 decise di costruire un insieme di sessanta lotti, attorniati da splendidi giardini. L’idea, però, fu un totale fiasco: fu venduto un solo lotto, e delle sessanta case ne furono costruite solo tre.
Alla morte di Guell, gli eredi lasciarono il parco al Comune di Barcellona. Pian piano, Parc Guell divenne sempre più amato e nel 1984 divenne patrimonio Unesco. L’idea di Gaudì era semplice: voleva unire le architetture del parco con l’ambiente naturale nel modo più armonioso possibile.
La visita del Parco inizia con Casa Trias e con il Calvario: da qui è possibile ammirare una fantastica vista sulla città di Barcellona. Da qui si scende, passando di fianco a spettacolari viadotti e portici, alla Placa de la Naturaleza: da qui è possibile ammirare dall’alto le due particolarissime casette di fiaba, simbolo del parco. Continuando a scendere, si passa per la sala ipostila, formata dalle colonne doriche, ed infine si arriva alla scalinata caratterizzata da una salamandra colorata.
Per visitare Parc Guell (il cui biglietto costa 10 euro, ed è comprabile sul sito ufficiale) conviene scendere alla fermata Vallcarca: l’ingresso dista dieci minuti di cammino, ma in salita. L’uscita non combacia con l’entrata: la fermata della metro più vicina all’uscita del Parc Guell è Lesseps, distante quindici minuti a piedi. Una visita approfondita di Parc Guell dura circa mezza giornata.
Infine, è possibile visitare anche la casa – museo dove visse Gaudì per circa venti anni: personalmente, però, non ne vale la pena.
Passeig de Gracia ospita due ulteriori gioielli di Gaudi: La Pedrera (metro Diagonal) e Casa Batllo (metro Passeig de Gracia). Sono distanti tra loro solo cinquecento metri: sono accomunate dalla loro bellezza e dal loro prezzo di ingresso a mio avviso esageratamente caro.
Casa Batllò fa parte del quartiere Eixample: alla fine del XIX secolo era caratterizzato da una struttura regolare e geometrica. Nel 1903 l’uomo d’affari Batllo volle creare un edificio unico e diede mandato a Gaudì di ristrutturare la facciata della sua casa. La facciata di casa Batllò è già unica nel suo stile: le colonne, infatti, sono simili a zampe di elefante! La facciata è volutamente sinuosa ed è a tratti decisamente fiabesca. All’interno spicca per bellezza il cortile centrale, caratterizzato dalle ceramiche, che con il loro colore azzurro ricordano gli azulejos tipici di Lisbona.
La Pedrera, definita anche Casa Milà per via del nome del suo committente, fu costruita da Gaudì tra il 1906 ed il 1913. La facciata è caratterizzata da forme ondulate: il nome di La Pedrera viene dalle finestre che sembrano grotte o cave di pietra. Gli interni sono stati costruiti con lo scopo di dare fluidità: questa diventa visibilissima sul tetto! Infatti, questo è percorribile grazie a vari saliscendi e piccole scalinate: si forma uno spazio complesso, caratterizzato da trenta sinuosi camini. Il tetto vuole rappresentare vento, aria, terra e fuoco: ovviamente i panorami sulla città sono strepitosi!
Ho comprato il biglietto per La Pedrera direttamente con Civitatis, al costo di 25 euro. Anche la visita di Casa Batllo è acquistabile con Civitatis, ed il costo è pari a 35 euro (ma vi sono opzioni ancora più care).
A poca distanza da Casa Batllò vi è Placa de Catalunya, da dove inizia la via più conosciuta di Barcellona: Las Ramblas. Questa strada, caratterizzata al centro da un viale alberato pedonale, è lunga 1,2 km e collega Placa de Catalunya alla Rambla del Mar e al Porto. Las Ramblas si trova esattamente in mezzo tra due quartieri tipici di Barcellona: da un lato, infatti, vi è il Raval, mentre dall’altro vi è il Barri Gotic.
Camminare per Las Ramblas è un vero piacere: bisogna, però, stare attenti ai borseggiatori, che spesso prediligono Las Ramblas per i loro piccoli furti. A circa 400 metri da Placa de Catalunya vi è il Mercat de la Boqueria: questo mercato è molto apprezzato per i suoi colori e per le sue bancarelle, dove è possibile provare le prelibatezze locali.
Ecco una mappa di Barcellona, con l’elenco delle cose da vedere in tre giorni nella città catalana.
Il Barri Gotic è un dedalo di stradine e viuzze nel vero e proprio centro di Barcellona. In questa zona è possibile ammirare la Catedral de Barcelona e la Basilica de Santa Maria del Mar.
La Cattedrale di Barcellona risale al XIII secolo, è dedicata alla patrona di Barcellona Santa Eulalia ed è stata costruita in stile gotico. A due passi dalla Cattedrale vi è una piccola viuzza, denominata Baixada de Santa Eulalia: leggenda vuole che la Santa fosse esposta nuda fino a quando una copiosa nevicata ne coprì tutto il corpo; a seguito di questa nevicata il corpo della Santa venne posto dentro una botte e fatto rotolare lungo una stradina.
Anche la Basilica di Santa Maria del Mar fu costruita in stile gotico, esattamente sopra un’antica necropoli. Nonostante lo stile gotico, la Basilica dà la sensazione di austerità e possenza.
A soli 500 metri di distanza dalla Basilica di Santa Maria del Mar è possibile ammirare lo splendido Parc de la Ciutadella. Il Parco fu inaugurato nel 1888 ed è amato sia dai turisti sia dai locali: nel bel mezzo del Parco vi è una splendida cascata, e a pochi passi di distanza è possibile ammirare l’Arco di Trionfo, costruito sempre per l’Esposizione Universale del 1888. A mio avviso il Parc de la Ciutadella è tra le cose da non perdere a Barcellona!
La Font Magica di Barcellona è stata inaugurata nel 1929, ancora una volta in corrispondenza con un’altra Esposizione Universale. La fontana si trova a circa 300 metri di distanza da Placa Espanya e la trovo personalmente splendida! Di sera, inoltre, è possibile ammirare colorati giochi d’acqua. Dalla Font Magica è possibile salire verso il Montjuic, una delle zone più amate dai cittadini di Barcellona. Una lunga e bellissima scalinata porta al Palau Nacional de Montjuic, che ospita un museo d’arte moderna.
Continuando a camminare nel Parco del Montjuic, si arriva innanzitutto allo Stadio Olimpico e al Museo Olimpico, dedicato alla storia delle Olimpiadi ed in particolar modo a quelle del 1992, ospitate da Barcellona.
La camminata porta al Castell de Montjuic, istituito nel 1641: qui, nel 1940, venne fucilato Lluis Companys, vicepresidente dello Stato Catalano e combattente contro i franchisti. La zona è molto bella ed è amata dai runners locali: è anche raggiungibile da una funicolare che parte dalla fermata di Parallel. Personalmente, invece, non ho molto apprezzato i punti panoramici: le viste danno quasi esclusivamente sul porto.
Scendendo a piedi verso la città, consiglio di fermarsi a mangiare o bere una cosa a Salts: qui è possibile mangiare una tipica butifarra (salsiccia catalana) con vista sulla città!
Vicino alla Sagrada Familia vi è un monumento da non perdere: l’Hospital de la Creu i de Sant Pau! Questo monumento, patrimonio Unesco dal 1997, è stato un vero e proprio ospedale dal 1916 al 2009: attualmente è possibile ammirare i suoi padiglioni e i suoi splendidi giardini! Approfondisco la visita del monumento qui!
Girona, a due passi di distanza!
21 Aprile, 2022