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Viaggio alle Azzorre: 12 giorni in paradiso

Viaggio alle Azzorre: 12 giorni in paradiso

Iniziamo la descrizione del viaggio alle Azzorre con una domanda: perché andare fin lì? La risposta è multipla! In un viaggio alle Azzorre è possibile trovare natura selvaggia, tantissime attività sportive (immersioni, trekking e bici) e piccole cittadine interessanti: in 12 giorni ho visitato 4 delle sue 9 isole, ed ammetto che mi spiace non aver avuto il tempo di visitare altre isole, soprattutto la selvaggia Flores.

Dopo questa piccola introduzione, ora posso descrivere l’itinerario di viaggio.

  Viaggio alle Azzorre, giorni 1 – 3 : Terceira

Il mio viaggio alle Azzorre è iniziato ad Angra do Heroismo, la città più importante dell’isola di Terceira. Ci sono arrivato con un volo Malpensa – Lisbona (scalo di quattro ore) – Angra do Heroismo: ho pagato le due tratte meno di cinquanta euro. Angra do Heroismo è una delle tre città principali delle Azzorre (le altre due sono Horta e Ponta Delgada) ed ha un centro storico classificato come patrimonio dell’umanità dall’Unesco: ci sono arrivato di venerdì sera, ed ho potuto immediatamente apprezzare il suo porticciolo e un paio di bar frequentati dai locali.

La prima mattinata alle Azzorre è stata dedicata ad un breve trekking di 7 km che mi ha permesso di arrivare al Monte Brasil, che domina con i suoi 200 metri di altitudine la città di Angra. La camminata offre dei begli scorci panoramici (soprattutto dalla croce) e anche il bel Forte da Quebrada.

Nel pomeriggio ho partecipato ad un’escursione organizzata per andare a vedere i due must dell’isola: la Gruta do Natal e Algar do Carvao. La Gruta do Natal è un sistema di cave formato da lava: prende il nome dalla Messa del 25 dicembre del 1969 che ha ufficialmente aperto il pubblico la grotta, e la visita è interessante, ma obiettivamente meno indimenticabile rispetto a quella di Algar do Carvao. Questo, infatti, è un antico ‘tubo’ vulcanico: è sostanzialmente una cavità che permette di entrare nel vulcano! Una lunga scalinata porta dal tubo alla base della caverna, e la discesa agli inferi è qualcosa di veramente affascinante! L’entrata combinata alle due attrazioni costa 12 euro.

Sono raggiungibili in automobile oppure con un tour, come quello organizzato da Civitatis!

Il giorno dopo alle 8.30 mi sono recato al porticciolo di Angra per partecipare alla ‘Whale Watching’ : durante le tre ore in barca di whales nemmeno l’ombra, ma la presenza di tanti delfini ha giustificato l’uscita marittima e il mal di mare!

L’ultimo pomeriggio l’ho dedicata ad una passeggiata per le vie coloniali di Angra e per andare a vedere il tramonto dal giardino botanico, da dove è possibile ammirare uno splendido panorama sulla cittadina.

 

  Viaggio alle Azzorre, giorni 4 – 5 : Faial

 

Da Angra ho preso un aereo per arrivare a Faial, esattamente ad Horta. Come detto in precedenza, questa è una delle tre città più importanti delle Azzorre: in particolare, la sua importanza è dovuta alle spedizioni velistiche, in quanto Horta è considerata una base per le traversate oceaniche. Il porto di Horta, oltre ad essere molto scenografico grazie al vulcano Pico (che, sebbene si trovi sull’isola omonima, è lontano solo 15 km dal porticciolo), ospita tantissimi disegni che raccontano le varie avventure marittime: molto bello!

La prima cosa che ho fatto a Faial è stata un’immersione: in realtà il diving è stato realizzato vicino alle sponde dell’isola di Pico, dove ho potuto apprezzare degli strani archi sottomarini.

La bellezza di Faial, però, sta nell’entroterra. In mattinata sono andato in automobile a vedere la Caldeira, un cono vulcanico lungo ben 2,5 km, che divide l’isola in due. Dopo aver guidato un po’ lungo l’isola, ho lasciato l’auto nei pressi del piccolo abitato di Capelo, da dove ho iniziato un trekking di 14 km che definisco strepitoso.

Infatti, da Capelo sono prima salito fino a Cabeco Verde (salita ripida ma su facile carrereccio): da qui è stato possibile apprezzare il panorama dell’isola e la sua vegetazione rigogliosa….fino a Capelinhos! Sorprendentemente, il verde dell’isola nei pressi del mare lascia spazio al nero del cono vulcanico di Capelinhos, che ha eruttato per l’ultima volta nel 1958. Da Cabeco Verde il panorama è quindi strepitoso, ed il trekking continua meravigliosamente attraverso il Caldeirao e Cabeco do Canto. La sensazione di camminare nel verde rigoglioso dell’isola, ma con il nero del vulcano sempre più vicino, è qualcosa di incredibile: a questo bisogna aggiungere che non mancano coni vulcanici giganti ed il blu dell’Oceano è un’aggiunta non da poco!

Una volta arrivati a Capelinhos è possibile apprezzare da vicino questo ex-vulcano ed un faro. Per tornare a Capelo è possibile, e consigliatissimo, camminare lungo una carrereccia lungomare. E’ un trekking spettacolare! E’ possibile fare altri due trekking nell’isola di Faial: dai 1000 metri di altitudine della Caldeira è possibile camminare per circa 20 km a Capelinhos o ad Horta. Inizialmente pensavo di percorrere il trekking dalla Caldeira a Capelinhos, ma le difficoltà logistiche di lasciare l’auto a Caldeira mi hanno consigliato di fare ‘solo’ il trekking Capelo – Capelinhos – Capelo.

Horta ospita anche il famoso Peter Cafè Sport, che è un bar storico soprattutto per i marinai e per gli uomini di mare: sono andato a bere la sua CaipiMaroska e devo dire che è buona!

 

  Viaggio alle Azzorre, Giorni 6 – 8 : Pico

 

Il mio viaggio alle Azzorre è continuato a Pico. Da Horta si raggiunge Madalena con un semplice battello della durata di mezzora e del costo di 3,60 euro. La prima cosa che ho fatto a Pico è stata quella di noleggiare una bici per andare a vedere i vigneti: il più bello è quello di Criacao Velha. Sono arrivato fino alla località di San Mateus, e al ritorno ho fatto una ripida salita all’interno dell’isola che mi ha permesso di vedere bei panorami di Pico.

Il secondo giorno è stato dedicato prima a due immersioni (in località San Mateus e Calhau) e poi ad un giro in motorino nella parte nord dell’isola. Sono arrivato fino a San Roque e sono tornato a Madalena con una bellissima strada che passa per i vigneti di Lajido (di fianco al mare e all’aeroporto): consigliata!

L’ultimo giorno a Pico è stato dedicato alla scalata del suo vulcano. Mi sono unito ad un gruppo, organizzato da Tripix: il costo è stato di 65 euro (che è più o meno il prezzo che avrei pagato individualmente, visto che bisogna pagare una tassa alla ‘Casa de Montana’ per salire il vulcano in solitaria). La salita al Pico è stata bella ma comunque dura, visto che il dislivello supera i 1100 metri (si arriva a 2350 metri) e visto che la salita è tutta su roccia, quindi non esattamente facile.

 

  Viaggio alle Azzorre, Giorni 9 – 12 : Sao Miguel

 

L’ultima tappa del viaggio alle Azzorre è stata l’isola di Sao Miguel, raggiunta con un aereo da Madalena a Ponta Delgada, la città più grande di tutto l’arcipelago.

Anche a Sao Miguel, come a Faial, ho noleggiato un’auto. Il primo pomeriggio l’ho dedicato ad un giretto vicino a Ponta Delgada, arrivando a Caloura e alla Ermida de Nossa Senhora do Monte, costruita nel 1931 nel piccolo paesino di Agua de Pau.

A Ponta Delgada ho preso parte ad altre due immersioni: la prima, in particolare, è stata senza dubbio la più bella di tutte le isole, visto che mi ha permesso di ammirare la nave Dori, affondata a 20 metri di profondità nel 1964. E’ effettivamente meraviglioso nuotare attorniato da pesci ed ‘ammirare’ una nave affondata!

Nel pomeriggio sono andato in automobile a pranzare a Rabo de Peixe, che ospita una bella chiesa ricca di fiori. Da Rabo de Peixe ho continuato fino al Salto de Cabrito (non imperdibile) e alla Lagoa de Fogo, questa sì imperdibile! Dopo aver parcheggiato l’auto ho raggiunto il miradouro che permette di ammirare la Laguna dall’alto e poi sono sceso, attraverso un sentiero a tratti ripido, fino alla laguna: da qui sono risalito al parcheggio grazie al sentiero normale. La Lagoa de Fogo, con l’oceano in secondo piano, è sicuramente una delle meraviglie dell’isola! Tornando verso Ponta Delgada ho potuto ammirare uno stupendo tramonto.

Il terzo giorno è stato dedicato alla parte ovest dell’isola. Sempre in auto, ho prima raggiunto la bella Lagoa do Canario: qui è consigliata una camminata di circa mezzora che permette di ammirare i panorami sulle lagune di Sete Cidades, tra cui il famoso Miradouro da Boca do Inferno.

Dopo aver ripreso l’auto, sono andato al Miradouro da Rey. In realtà, la cosa migliore da fare qui è entrare nell’abbandonato Hotel Monte Palace (in teoria vietato, ma è prassi comune scavalcare il cancello….) .

Questo Hotel è stato in funzione solo due anni, nel 1989 – 1990: fino al 2012 c’erano dei vigilanti ma, a causa della mancanza di fondi, ora è sguarnito. E’ abbastanza impressionante entrare in un hotel abbandonato (mi ha ricordato un po’ Shining e un po’ la visita a Chernobyl): il panorama dal tetto però è veramente straordinario! Dal Miradouro da Rey sono sceso in auto fino a Sete Cidades per pranzare, fermandomi prima ad ammirare il panorama della Lagoa do Santiago.

Da Sete Cidades ho guidato fino a Mosterios, che ospita alcune delle più famose piscine naturali dove fare una fresca nuotata. Vicino a Mosteiros c’è anche Ferraria, che ospita delle terme di acqua calda e un bellissimo faro. Da Ferraria sono tornato a Ponta Delgada in circa mezzora.

L’ultimo giorno del viaggio alle Azzorre è stata dedicata al Nordeste. La giornata è iniziata con la visita della fabbrica di tè Gorreana, che merita una breve fermata per vedere i suoi macchinari e le coltivazioni. Continuando verso il Nordeste, si passa vicino al Parque Natural dos Caldeiroes: causa pioggia ho visto solo la sua cascata. Arrivato in località Nordeste, l’autostrada ha lasciato spazio ad una strada piena di curve e punti panoramici. Merita assolutamente una deviazione il Faro Arnel: è consigliato parcheggiare l’auto sulla strada e scendere a piedi per 500 metri (la strada che porta al Faro è veramente ripidissima!). Tra i vari punti panoramici, il mio preferito è ‘Miradouro da Vista dos Barcos’, sempre vicino ad Arnel.

Dopo una piccola deviazione a Faial da Terra sono andato a Furnas, dove ho mangiato il famoso cozido das furnas: questo piatto è un mix di carne e verdure ed è cotto direttamente nella terra vulcanica. Infatti, las furnas è famosa per le sue terme, soprattutto Dona Beja: ho trovato, purtroppo, una coda troppo lunga e non sono entrato. In compenso, ho visto la bella Laguna Das Furnas e sono tornato a Caloura per fare un bell’ultimo bagno nell’oceano prima di tornare a casa!

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Top 10 delle isole Canarie!

Trekking a Sete Cidades!

 

INFORMAZIONI SU UN VIAGGIO ALLE AZZORRE: COME ARRIVARCI

 

Per arrivare alle Azzorre ho volato su Terceira e sono tornato da Sao Miguel. In tutti e due i casi ho fatto scalo a Lisbona. Lo scalo d’andata è stato molto rapido, mentre al ritorno ho avuto qualche ora per visitare la capitale portoghese.

In seguito, ho volato da Terceira a Faial e da Pico a Sao Miguel.

A settembre 2020, ho pagato i voli Italia – Azzorre circa 50 euro, mentre i due voli interni li ho pagati circa 170 euro.

INFORMAZIONI SU UN VIAGGIO ALLE AZZORRE: SPOSTAMENTI

 

Come detto prima, per spostarsi tra le isole il metodo più semplice è l’aereo. Il trasporto marittimo è comodo tra le isole Faial, Pico e San Jorge, molto vicine tra loro.

E’ consigliabile noleggiare un automobile in tutte le isole. Dati i costi di noleggio decisamente bassi (ho pagato 40 euro per due giorni a Faial, 50 per quattro giorni a Sao Miguel) il vantaggio di avere un’auto propria è indiscutibile. In particolare, il Nordeste di Sao Miguel è pieno di punti panoramici: guidare e fermarsi ad ammirare i vari punti è una bella esperienza!

INFORMAZIONI SU UN VIAGGIO ALLE AZZORRE: DOVE DORMIRE

 

In tempi Covid è facilissimo trovare alloggio, anzi sin troppo facile. Ho prenotato tutti i pernotti circa due giorni prima del mio arrivo.

Mi sento di consigliare tutti i posti scelti: My Angra Boutique Hostel, Faial Marina Apartments (Horta), Porto Velho Boutique Hostel (Madalena), A Bica Hostel (Ponta Delgada).

INFORMAZIONI SU UN VIAGGIO ALLE AZZORRE: DOVE MANGIARE

 

Mangiare bene alle Azzorre è un’impresa facilissima!

I piatti locali più famosi sono l’alcatra  (una carne bovina molto speziata), il cozido das furnas (un mix di carne e vegetali cotto direttamente nella terra) e frutta ottima come l’arcal e la maracuja.

Ora faccio un elenco dei posti che ho preferito.

Terceira: Tasca das Tias ed Elio’s.

Faial: Atletico, Tasca O’ Capitolio e Cafe Internacional (colazione).

Pico: o Ancoradouro, o Petisca, caffe Cinq, Mercado.

Sao Miguel: A Tasca, Calcada do Cais, Vale das Furnas (cozido), Restaurante de Associao Agricola (il migliore!)

INFORMAZIONI SU UN VIAGGIO ALLE AZZORRE: DOVE BERE

 

In epoca covid è più difficile trovare bei posti dove bere qualcosa la sera, ma le scelte comunque non mancano. In tutti questi posti non mancano caipirinha e aguardiente!

Terceira: Havanna, O Pirata, Barraca Bar, Birou Bar.

Faial: Cafe Peter Sport e Oceanic Cafè.

Pico: l’isola più tranquilla. Recycle Bar, Via Bar e Esplanada.

Sao Miguel: Canto do Aljube, Ta Gente, Cafè ¾.

INFORMAZIONI SU UN VIAGGIO ALLE AZZORRE: ALTRE ISOLE E CONCLUSIONI.

 

Sono rimasto decisamente soddisfatto di quanto visto in dodici giorni. In particolare, sono rimasto contento della suddivisione dei giorni: se possibile, avrei fatto un altro paio di giorni a Sao Miguel. Per quanto riguarda le altre isole, mi hanno consigliato Sao Jorge per il surf e Flores perché è la più selvaggia delle nove isole.

Infine, il podio dei panorami visti: Algar do Carvao, l’immersione Dori e Sete Cidades!

 

VIAGGIO ALLE AZZORRE: QUANDO E QUANTO

L’alta stagione alle Azzorre inizia ad aprile e finisce a fine ottobre. Le temperature estive sono gradevoli, in quanto non fa mai eccessivamente caldo. D’inverno molte strutture sono chiuse: non è il periodo adatto per visitare le Azzorre.

Consiglio di dedicare almeno dieci giorni per visitare le Azzorre bene. In dieci giorni è possibile visitare tre isole. Con due settimane di tempo è possibile visitare quattro o cinque isole.

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Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!

Comments:

  • 13 Ottobre, 2020

    Complimenti

    reply...
  • Andrea Alessandrini

    14 Ottobre, 2020

    Grazie Alessandra 🙂

    reply...
  • Nathalie

    23 Novembre, 2020

    Bravissimo, anche noi siamo stati nelle Azzorre parrechie volto , in tutte le 9 da sai miguel a corvo
    E sono tutte meravigliose
    Siamo innamorati di questo paradiso
    Grazie x avere condiviso il tuo périple
    Buon continuo
    Nathalie
    Francia ??

    reply...
  • Nadja

    30 Giugno, 2021

    Ciaooo a chi ti sei rivolto per il noleggio auto a Faial ??
    Grazie Nadja Caldiroli

    reply...
  • Serena Galel,a

    3 Luglio, 2021

    Grazie 1000 per le notizie e i particolari su ogni cosa, mi sorge un dubbio solo sul noleggio auto che ho provato a fare da internet e ho trovato caro. Quando hai viaggiato? Grazie.

    reply...

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