Cosa vedere a Palermo in due giorni è una bella domanda, con una risposta molto difficile! Infatti, il capoluogo della Sicilia meriterebbe molto più tempo per una visita approfondita, contando anche le famose località nelle vicinanze!
La visita a Palermo inizia dal suo bellissimo lungomare. Da ‘La Cala’ (il porto di Palermo) è possibile fare una bella camminata lungomare: questo posto è amato dai palermitani, ed è facile capire il perché! Infatti, oltre agli scorci marittimi è possibile rilassarsi in un parco, molto apprezzato anche per le attività di yoga e per vari giochi tra i ragazzi!
Il chilometro che collega il foro italico a Via Roma, l’arteria centrale di Palermo, è denominato ‘La Kalsa’: tra le bellezze spiccano sicuramente Palazzo Abatellis (costruito nel ‘500 in arte rinascimentale) e Porta Felice. Consiglio vivamente una camminata lungo Via Alloro, molto caratteristica!
A circa duecento metri di distanza da Via Roma, spicca per bellezza la chiesa di Santa Caterina. La facciata di Santa Caterina non lascia immaginare il sontuoso interno, ad unica navata: il barocco siciliano lascia a bocca aperta per la sua ricca decorazione! Con i dieci euro del biglietto d’ingresso è possibile anche visitare le stanze del monastero (in funzione fino ai primi anni del 2000), il chiostro e, soprattutto, il punto panoramico che permette di ammirare da un lato la fontana di Piazza Pretoria e dall’altro il chiostro.
Sempre all’interno del complesso è possibile trovare una pasticceria: comprare qui alcune prelibatezze siciliane e mangiarle nello splendido chiostro è un’esperienza sublime!
La storia di questa meravigliosa fontana nel pieno centro di Palermo è molto particolare! Infatti, nel 1573 Don Luigi de Toledo dovette vendere la sua fontana per motivi economici: la fontana venne dunque trasferita da Firenze a Palermo nel 1574. Fu smontata in circa 600 pezzi, e per ricostruire la fontana in tutta la sua magnificente grandezza furono demolite diverse abitazioni.
Il costo dell’acquisto, a cui seguirono vari costi di ristrutturazione, fu criticato dai palermitani nel corso dei secoli: Piazza Pretoria venne chiamata per anni ‘Piazza della Vergogna’. Personalmente, ho molto apprezzato la magnificenza della fontana, attorniata dal Palazzo Bonocore e dal Palazzo Pretorio.
A letteralmente un minuto di distanza a piedi è possibile visitare un’altra piazza principale di Palermo: Piazza dei Quattro Canti. Questa bellissima piazza ricorda Piazza delle Quattro Fontane di Roma, da cui ha preso chiaramente spunto. I quattro lati della piazza sono dedicati a quattro re spagnoli, regnanti tra il XV ed il XVI secolo.
Ecco una mappa di Palermo in due giorni. Qui sono indicati tutti i posti citati in questo articolo.
Piazza Quattro Canti nasce dall’intersezione di due vie bellissime: via Maqueda e via Vittorio Emanuele. Via Maqueda collega Piazza Quattro Canti al meraviglioso Teatro Massimo.
Questo teatro fu costruito alla fine del XIX secolo e costituisce il più grande teatro lirico italiano. Di stile neoclassico, il Teatro Massimo è stato lo scenario di alcune parti del Padrino III e di Johnny Stecchino.
La Palermo Arabo – Normanna è un sito seriale inserito tra i Patrimoni dell’Unesco, a partire dal 2015. In quest’elenco ci sono dieci siti, comprendenti anche le cattedrali di Cefalù e Monreale. Nel pieno centro di Palermo è possibile ammirare ben sei di questi siti: la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, la Cappella Palatina, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Chiesa della Martorana e la Chiesa di San Cataldo.
A mio parere, tra queste spicca per bellezza soprattutto la Cattedrale. Dedicata al culto della Madonna e di Santa Rosalia, fu costruita a partire dalla fine del XXII secolo. La costruzione della Cattedrale è durata per secoli, con alcune aggiunte del XVIII secolo: è quindi uno splendido mix di stili architettonici, dal bizantino al romanico, fino al gotico e neoclassico. Il lato più bello della Cattedrale è il prospetto meridionale, sul lato di via Vittorio Emanuele. L’interno della Cattedrale non è riccamente adornato come altre chiese palermitane, ed è possibile salire sui tetti per ammirare la vista di Palermo dall’alto.
La Cattedrale di Palermo è collegata al Palazzo dei Normanni grazie a Villa Bonanno, uno splendido giardino ricco di palmeti e molto amato dai palermitani. Il Palazzo dei Normanni fu inaugurato nel XII secolo ed è la più antica residenza reale d’Europa. Tuttora è sede dell’Assemblea regionale siciliana. Al suo interno è possibile ammirare le sale reali e la Cappella Palatina: mi riprometto di tornare a Palermo per visitarne l’interno, in quanto in soli due giorni il tempo era veramente ridotto!
La Chiesa del Gesù, detta anche Casa Professa, è sicuramente una delle chiese da non perdere a Palermo. Costruita tra il 1590 ed il 1636, è considerata una delle più belle chiese barocche di tutta la Sicilia. L’esterno è molto semplice e non lascia minimamente immaginare il trionfo barocco all’interno. Infatti, architettura e pittura continuano a fondersi tra loro, rendendo decisamente ricco l’interno della chiesa. Non mancano gli elementi marmorei, spesso con motivo floreale.
A due passi dalla Chiesa del Gesù inizia il mercato più famoso di Palermo: il mercato di Ballarò. Camminare per questi vicoli è un vero piacere per tutti i sensi! Infatti, è uno spettacolo per gli occhi e per il gusto, in quanto non mancano le bancarelle dove gustare le tipiche prelibatezze siciliane. Tra queste sicuramente non può mancare la stigghiola, che ha come ingrediente base le budella di agnello.
Ovviamente, non possono mancare nemmeno le bancarelle che vendono le spremute di arancia siciliana!
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18 Marzo, 2022