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Trekking del Toubkal, la vetta del Marocco!

Trekking del Toubkal, la vetta del Marocco!

 

Il trekking del Toubkal è un’avventura che porta a conoscere la vetta più alta del Marocco e dell’Africa settentrionale. Infatti, con i suoi 4167 metri, il Toubkal è una sublime vetta della catena dell’Atlante: salire in vetta a questa cima lascia sicuramente soddisfatti!

Per completare con successo il trekking del Toubkal bisogna innanzitutto ingaggiare delle guide locali. Ci sono due soluzioni: contattare direttamente i rifugi (Les Mouflons, o CAF) oppure partecipare ad un tour organizzato, come ad esempio quello di Civitatis. Bisogna prenotare con un certo anticipo: infatti, il Toubkal è una meta molto apprezzata sia dai marocchini sia dagli amanti della montagna internazionali!

 

 Il trekking del Toubkal: da Aroumd al rifugio CAF 

Il trekking del Toubkal inizia da Aroumd, a quota 1910 metri. Questa cittadina si trova poco dopo Imlil ed offre una vista maestosa sul Toubkal. Aroumd dista circa un’ora e mezza di automobile da Marrakech: la strada da Imlil ad Aroumd è una vera e propria strada di montagna, decisamente impressionante!

Ad Aroumd vi è il controllo dei passaporti. Inizia la salita al Toubkal! All’inizio si cammina per un pianoro roccioso, che non facilita l’inizio del cammino. Dopo circa dieci minuti, però, si prende un tipico sentiero di montagna che porta a Sidi Chamharouch. Qui vi è un monastero pre-islamico che, per la sua grandezza, è visibile da quote più alte.

Inoltre, da Sidi Chamharouch è possibile iniziare a vedere il fiume Oued Rheraya: questo corso d’acqua sorge poco più sopra i rifugi (quindi a quota 3.200 metri) ed arriva fino a Marrakech dopo un percorso di circa 60 chilometri.

La salita dopo Sidi Chamharouch diventa più ripida, ma mai complicata. A quota 3.000 metri il percorso spiana e si arriva così, dopo più di 1.200 metri di dislivello, ai rifugi (TRACCIA).

 

 Il trekking del Toubkal: la conquista della vetta ed il ritorno 

 

Al rifugio CAF si mangia molto presto: alle 18 la cena, a base di pollo e di zuppe, era già servita! Le luci si spengono verso le 21.30, ma a quell’ora tutti sono già andati a dormire. Il rifugio CAF Toubkal può ospitare circa 200 persone, e nei mesi autunnali è quasi sempre pieno: lo stesso discorso vale per il rifugio les mouflons.

Alle sei del mattino io e Silvia, un’alpinista con cui abbiamo diviso i costi del viaggio, siamo partiti verso la vetta con la nostra guida Hassan. La parte più ripida della salita, con pendenze a tratti superiori al 40%, porta al passo Tizi n’ Toubkal, situato a quota 3.950 metri. Già a partire dai 3.500 metri, però, avevamo messo i ramponi: nonostante il caldo inusuale di ottobre, le temperature erano sotto lo zero e abbiamo trovato parecchia neve sul sentiero. Siamo arrivati al passo giusto in tempo per vedere le prime luci dell’alba: spettacolare!

Gli ultimi metri che portano al passo sono molto ripidi e, a mio avviso, sono i più difficili di tutto il percorso. Dopo il passo, infatti, le pendenze scendono e molto gradualmente si arriva alla cima del Toubkal, a quota 4.167 metri! La vetta è caratterizzata da una sorta di piramide: è possibile ammirare le alte montagne circostanti (vi sono ben sette 4.000 nelle vicinanze) ed è possibile vedere, 2.400 metri più in basso, la piccola cittadina di Aroumd, la base di partenza.

Al ritorno si segue la stessa via dell’andata. Siamo arrivati al rifugio CAF alle 11 del mattino e abbiamo pranzato prima di ritornare ad Aroumd. Alle tre del pomeriggio la nostra salita al Toubkal era ufficialmente finita: siamo partiti da Aroumd alle 13 e quindi la missione è durata esattamente 26 ore!

 

INFORMAZIONI UTILI PER IL TREKKING DEL TOUBKAL

 

 

  • La scalata al Toubkal non è mai tecnicamente impegnativa. La parte più complicata è quella che porta al passo Tizi n’Toubkal: le pendenze arcigne e l’altitudine possono creare problemi!

 

  • La salita al Toubkal in due giorni è consigliata a chi sta in forma: quasi 2.300 metri di dislivello in due giorni non sono facili da affrontare! Alcuni, dunque, preferiscono la scalata in tre giorni, restando a dormire al rifugio dopo aver conquistato la vetta.

 

  • Si possono lasciare alcune cose ai muli. Il sacco a pelo è stato offerto dalla guida, e ovviamente caricato sul mulo.

 

  • Ho dormito nel rifugio CAF e posso tranquillamente dire che è un ottimo rifugio. Situato a quota 3.200 metri, ha vari dormitori. A causa dell’altitudine elevata non è facile dormire bene, soprattutto se qualcuno dei compagni di stanza inizia a russare profondamente.

 

  • Ho iniziato il trekking del Toubkal da Aroumd vestito in corto. Al mattino successivo, invece, sono partito con tre strati: maglia termica lunga, felpa e giacca antivento. Mi sono trovato bene sia con la giacca sia col pantalone lungo, targati North Face.

 

  • Ho dovuto noleggiare dei ramponi, che erano obbligatori (nonché decisamente necessari, già a partire dai 3.500 metri di altitudine).

 

  • Nella parte da Aroumd al rifugio vi sono tanti piccoli negozietti dove è possibile bere dell’ottimo tè alla menta, mangiare qualcosa e addirittura comprare souvenirs.

 

  • Il Toubkal è amato da tutti, meno che dagli italiani: non ho mai sentito parlare nessuno in italiano nelle 26 ore! Infatti, gli italiani apprezzano il Toubkal soprattutto nella stagione invernale, quando è possibile fare sci alpinismo.

 

 

  • Tutti e due i rifugi sono aperti tutto l’anno: come detto sopra, la stagione invernale è adatta agli sci alpinisti!

 

 

 

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Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!

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