In questo post descrivo il tipico viaggio in Perù di dodici giorni, ossia quello classico. Sono tornato in Perù nel 2019 per andare a Huaraz, cittadina usata come base per camminare sulla Cordillera Blanca. Il Perù, infatti, è una mecca per gli amanti della natura e dello sport in generale: non escludo di tornarci ancora!
Questo è stato il mio primo viaggio da solo in Sud America. Ho scelto di fare un viaggio in Perù perché avevo sognato a lungo di andare a Machu Picchu, possibilmente via Inca Trail. Dato che sapevo che questo sentiero dà il permesso a “solo” 500 persone al giorno, ho deciso di prenotare in largo anticipo, circa 5 mesi prima del viaggio. Quando mi sono reso conto che nessun amico mi avrebbe seguito per così tanti giorni di trekking, ho deciso di prenotare comunque. Ecco dunque l’itinerario del mio viaggio in Perù!
Sono arrivato a Lima a tarda serata, e dopo un paio di birre all’ostello era già ora di andare a dormire. All’alba sono ripartito per Cusco.
La prima cosa che ho fatto a Cusco è stata quella di andare all’ufficio di Peru Treks per organizzare gli ultimi dettagli dell’Inca Trail. Sono rimasto a Cusco due giorni, con lo scopo di acclimatarmi a 3400 metri di altitudine. In questo modo ho avuto la possibilità di apprezzare una delle migliori città del Sud America, con una straordinaria plaza de Armas, cibo incredibile (cuj soprattutto!), grandi panorami (buon esercizio prima del trekking!) e una vita notturna molto interessante (il pisco sour è da provare!).
Cusco ha due miradores che meritano veramente tanto: uno è il Cristo, l’altro dalla piazzetta di San Blas.
Dopo un viaggio in autobus di 3 ore, io e il mio gruppo di 16 persone siamo arrivati al km 82, dove abbiamo ottenuto i nostri permessi (e un timbro sul passaporto, per chi vuole).
Il primo giorno abbiamo camminato solo 7 km.
Il secondo giorno dell’Inca Trail è il più difficile, dal momento che l’obiettivo della giornata è quello di scalare il ‘Death Woman’s pass’, a 4200 metri. I panorami dal passo sono davvero eccezionali e si dimentica facilmente il dislivello di 1200 metri!
Il terzo giorno è quello “storico”, dato che si cammina per 15 km attorno a molte rovine Inca. I migliori siti sono, per me, Phuyupatamarca e soprattutto Winay Wayna (il cui nome significa per sempre giovane, con una posizione sopra la valle davvero incredibile), vicino all’ultimo campeggio.
Quindi, dopo essersi svegliati verso le 4 del mattino, è tempo di partire per “la Puerta del Sol”. Questa camminata è stata la meno piacevole, in quanto c’è una lunga coda di 500 persone. L’alba dalla Puerta del Sol, con i primi raggi di sole che baciano Machu Picchu, è indimenticabile.
Arrivati a Machu Picchu, una guida ci ha spiegato i misteri di questa meravigliosa città antica scoperta solo 100 anni fa. In seguito ho scalato Huayna Picchu, da dove è possibile avere un’altra (e diversa) vista sopra Machu Picchu. Dopo alcune meritate birre ad Aguas Calientes, siamo tornati in treno a Cusco.
Dopo tutto questo trekking il viaggio in Perù ha avuto come tappa successiva Arequipa, raggiunta in aereo. Qui mi sono innamorato della Plaza de Armas e dei punti panoramici sul Misti, un incredibile vulcano che si erge a 5800 metri. Il monastero di Santa Catalina è un altro monumento storico da non perdere in questa città. Visto che questo viaggio non contemplava molto relax, era giunto velocemente il momento di un altro trekking.
Questi tre giorni di tour erano divisi in due parti.
Inizialmente, siamo arrivati in bus a Cabanaconde fermandoci al ‘Condor Mirador’ e al ‘Volcanoes Mirador’ .
In seguito, siamo scesi fino al canyon per poi risalirlo nella giornata successiva (da 3200 a 2000 metri). Ho bei ricordi di questo viaggio, anche grazie ad un gruppo molto affiatato. La parte migliore per me è stato il mirador dei condor, dal momento che questi uccelli mi hanno sempre dato una sensazione di libertà.
Dal Colca Canyon sono andato in autobus a Puno, sul lago Titicaca. Di Puno non ho ricordi meravigliosi, ed è stata solo la porta d’ingresso alla Bolivia, meta di un altro viaggio di due settimane .
Qui è finito il mio primo viaggio in Perù. Come detto, sono tornato in Perù nel 2019 per fare dei trekking nelle zone di Huaraz e di Cusco.
Il Perù si può considerare tranquillamente una destinazione economica, a parte Machu Picchu che è sostanzialmente una rapina a mano armata. L’Inca Trail che porta a Machu Picchu costa circa 600 dollari, decisamente tanto visto che sono solo tre notti. In compenso, anche l’ingresso alla sola Machu Picchu è molto costoso. Per il resto, a Cusco (la città iconica e più cara) si mangia e si beve a prezzi dignitosi (poco più della metà rispetto a Roma), i trasporti sono eccellenti ed economici e i tour hanno prezzi decisamente abbordabili.
La Bolivia, il Paese più sottovalutato del Sudamerica!
Il mio podio di cosa vedere in un viaggio in Perù, versione classica, è formato da Cusco, Machu Picchu e Arequipa.
La stagione secca va da maggio a settembre. L’itinerario sopra è quello classico, quindi con due settimane di tempo è possibile vedere le cose più interessanti del Perù. Il Perù però ospita la Cordillera Blanca, l’Ausangate e Huayhuash: chi adora l’attività sportiva qui non verrà deluso!
Consiglio di portare vestiti termici e tecnici per le camminate in altura. E’ consigliato un abbigliamento sportivo e qualche farmaco per l’altitudine, come ad esempio il diamox.
- Cusco: c’è molta scelta, sia alberghiera sia culinaria sia festaiola. Sono stato in due ostelli e meritano entrambi: Pariwana e Milhouse (aggiungo Loki, leggermente più fuori ma con un clima decisamente festaiolo). Per mangiare suggerisco innanzitutto il mercato per mangiare qualcosa al volo ed economico, poi Toldos per mangiare pollo e cuj, Kion per mangiare qualcosa di più sofisticato (un raro mix cinese peruviano), Papacho per choripapas (salsiccia e patate) e una vista superba su Plaza de Armas. Per bere merita una segnalazione il Museo del Pisco, mentre per far serata si inizia dal Loki e si continua al Chango e a Mamafrica (preferenza personale per il Chango)
- Arequipa: ristorante la Nueva Palomino
- Lima: qui sono sempre stato di passaggio. Una birra al Barranco Beer Company merita (e per chi vuole mangiare italiano il Manduco non è male)
- Huaraz: questa è una città che serve sostanzialmente come base per i trekking alla Cordillera Blanca o Huayhuash. Ho dormito all’Hostal Mirador Andino e mi sento di raccomandarlo. Consiglio Trivio Resto Bar per mangiare e bere dell’ottima birra (ci sono anche un altro paio di birrerie che meritano una visita in quella piazzetta), Luigi’s Pizza se ci si ha voglia di rifocillarsi dopo tanto trekking, ed inoltre El Tambo per sgranchire le gambe alla sera.
- L’Inca Trail è stato un sogno divenuto realtà, e devo dire che spendere la bellezza di 600 dollari per percorrerlo sono una cosa da fare una volta nella vita. Ho trovato il Colca Canyon piuttosto costoso (circa 250 dollari, probabilmente ora è più economico). Huayna Picchu è un posto da visitare: andare a Machu Picchu e non visitarlo è un errore. Infine, il cibo peruviano è incredibile!
- Consiglio Peru Treks come agenzia turistica per l’Inca Trail: mi sono trovato ottimamente!
- Per quanto riguarda la sicurezza, nelle zone turistiche non segnalo nulla di particolarmente pericoloso: nel caso ci si voglia inoltrare in altre zone è sempre consigliabile leggere viaggiaresicuri.
- Consiglio vivamente la lettura dei due trekking Ausangate e Santa Cruz .
I bus sono decisamente confortevoli: ho preso un paio di bus notturni per andare e tornare da Huaraz e sono comodissimi e per nulla cari! Per quanto riguarda la sicurezza consiglio di aggiornarsi sempre sul sito di viaggiaresicuri.
28 Maggio, 2013