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Gli eremi di Roccamorice : una meraviglia abruzzese!

Gli eremi di Roccamorice : una meraviglia abruzzese!

 

Gli eremi di Roccamorice sono spesso dimenticati, ma meritano sicuramente una visita!

Roccamorice è un piccolo paese di 1000 abitanti, in provincia di Pescara. Si trova alle falde della Majella, la seconda catena più alta degli Appennini dopo il Gran Sasso: il Monte Amaro misura infatti ben 2791 metri.

Il centro di Roccamorice è costituito da case medievali e settecentesche. Le strade principali sono Via Roma e Corso Umberto, che portano ad uno splendido belvedere sulla campagna abruzzese. E’ possibile ammirare anche una torre medievale e la trecentesca chiesa di San Donato, costruita con la pietra della Majella.

 

Gli eremi di Roccamorice: San Bartolomeo in Legio

La parte più turistica di Roccamorice, però, è fuori dal paese. Infatti, a poca distanza dal centro abitato è possibile ammirare due eremi di Celestino V. Cinque chilometri dopo l’abitato di Roccamorice si trova un parcheggio presso il ristoro le macchie. Da qui si cammina per circa trenta minuti per raggiungere l’eremo di San Bartolomeo in Legio. La sua struttura è anteriore all’XI secolo e venne restaurato da Pietro dal Morrone, futuro Papa Celestino V: nel 1275 lo stesso Pietro si stabilì nell’eremo per ben due anni.

L’eremo è costituito da una cappella e da due vani scavati nella roccia. E’ accessibile da quattro scale, anche loro scavate nelle rocce. Al centro della balconata vi sono due scale, di cui una santa.

All’interno, la nicchia dell’altare ospita una statua lignea di San Bartolomeo con un coltello (subì il martirio dello scorticamento). La statua viene portata in processione da Roccamorice ogni 25 agosto.

 

Gli eremi di Roccamorice: Santo Spirito a Majella

Ad una distanza di circa dieci chilometri da Roccamorice è possibile ammirare anche l’Eremo di Santo Spirito a Majella. L’Eremo fu voluto nel 1055 dal monaco Desiderio, il futuro Papa Vittore III. Anche in questo caso Pietro da Morrone fu artefice di una ristrutturazione e grazie al suo intervento divenne un monastero.

Nel 1586 fu costruita la Scala Santa per consentire l’accesso all’oratorio di Santa Maria Maddalena e a fine XVII secolo fu costruita una foresteria. Con la soppressione degli ordini monastici del 1807 il monastero fu abbandonato, ed in parte anche incendiato. Solo negli ultimi anni, grazie ad una minuziosa opera di restauro, l’Eremo è finalmente ammirabile nel suo splendore!

 

Gli eremi di Roccamorice: la storia di Celestino V

Celestino V merita un cenno storico – letterario. Pietro da Morrone, infatti, divenne Papa nel 1294, alla veneranda età di 84 anni, dopo una vita dedicata all’essere eremita.

Prese il nome di Celestino V. Uno dei suoi primi gesti fu quello di istituire la perdonanza, ossia l’indulgenza plenaria data a chi, confessato, raggiunge la Basilica di Collemaggio a L’Aquila. La perdonanza storicamente anticipò di sei anni il primo Giubileo, istituito nel 1300.

Celestino V, però, ebbe grossi problemi nel gestire gli affari della Chiesa: dopo solo quattro mesi di pontificato decise così di dimettersi. Fu dunque rinchiuso nell’eremo di Fumone, nell’attuale provincia di Frosinone, dove morì nel 1296. Venne canonizzato già nel 1313. Dante Alighieri posiziona Celestino V nel limbo, definendolo ‘colui che fece per viltade il gran rifiuto’ (Inferno, III canto, LX verso).

 

Una piccola deviazione: le sorgenti del Lavino

Sempre in zona, a circa 10 km di distanza, meritano una visita le sorgenti del Lavino.

Infatti, a Decontra, una frazione di Scafa, è possibile ammirare delle piccole pozze sulfuree: hanno uno splendido colore che va dall’azzurro al turchese! Il fiume Lavino, con il suo splendido colore, nasce dal Vallone di Santo Spirito ed infine entra nel fiume Pescara. In quest’area protetta è anche possibile fare delle camminate, visitare il seicentesco mulino Farnese e….non mancano le aree dedicate al picnic!

La camminata che va dalle sorgenti al mulino è lunga circa 45 minuti, andata e ritorno.

 

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INFORMAZIONI UTILI PER GLI EREMI DI ROCCAMORICE

  • La stagione migliore per visitare gli eremi è quella che va da maggio ad ottobre. Nella stagione invernale la strada provinciale è spesso chiusa a causa delle precipitazioni nevose.

  • La camminata che porta dal ristoro Le macchie all’eremo di San Bartolomeo è lunga circa un’ora, tra andata e ritorno. L’andata è in discesa, con un dislivello di circa 150 metri.

  • Per visitare tutto l’eremo di Santo Spirito, invece, bisogna salire circa 150 scalini. Il giro è a senso unico, e permette di conoscere perfettamente tutto l’eremo. In questo caso la visita è lunga circa mezz’ora.

  • E’ possibile percorrere un sentiero escursionistico che parte da Roccamorice e raggiunge prima San Bartolomeo ed infine Santo Spirito. La durata prevista è di circa 4 ore (45 minuti per il tratto da Roccamorice a San Bartolomeo). Il sito del Parco della Majella spiega alcuni trekking nella zona.

  • Roccamorice si trova a 12 km di distanza dall’uscita autostradale Alanno – Scafa, sull’A24. E’ consigliato raggiungere i 550 metri di Roccamorice passando per San Valentino.

  • Per mangiare consiglio ‘Ai quattro Sentieri’, ‘Macchie di Coco’ ed il Belvedere. Per dormire un’ottima opzione è il camping dimore montane.

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Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!

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