Guallatiri, scalata ad un vulcano attivo in Cile!
La scalata al vulcano Guallatiri la ricorderò per sempre con grande piacere. Innanzitutto, non è stata una singola scalata ma bensì doppia. Infatti, nel 2019 avevo tentato per la prima volta la scalata al Guallatiri: il mio ginocchio, però, era ben lontano dall’essere in buone condizioni e a 5.700 metri di quota alzai bandiera bianca.
Il Guallatiri è stato il mio primo 6.000 metri: la soddisfazione di arrivare in cima è stata immensa!
Scalata Guallatiri
Per la scalata del Guallatiri ho contattato direttamente Gregorio, la guida boliviana che mi aveva già accompagnato nel 2019. Si è presentato al mio ostello a Putre all’una di notte: non era solo, ma bensì con suo fratello. Dopo circa tre ore di auto siamo arrivati alla base del Guallatiri.
Gregorio ha deciso di seguire una nuova traccia per arrivare in vetta: rispetto al 2019 avremmo seguito una traccia più ripida, ma meno rocciosa. Il punto di partenza è stato a quota 5.100 metri. Inizialmente abbiamo camminato seguendo un vero e proprio sentiero: solo in alcuni parti c’erano delle scomode roccette da attraversare.
A 5.500 metri abbiamo messo i ramponi. Da quel momento alla vetta ho faticato parecchio. Le pendenze del Guallatiri, infatti, sono spesso molto impegnative, superando i 45 gradi. Inoltre, la salita non molla veramente mai!
Dai 6.040 metri le viste sono veramente sbalorditive. Infatti, è possibile ammirare la fumarola del vulcano (attivo!), il Parinacota, il Sajama ed il lago Chungarà! Uno spettacolo indimenticabile!
La discesa ripercorre lo stesso sentiero dell’andata. Siamo arrivati alle auto attorno verso le 13.30 e alle 16.30 circa ero finalmente a Putre, cotto ma felicissimo!
INFORMAZIONI SULLA SCALATA AL GUALLATIRI
- La scalata al vulcano Guallatiri è relativamente sconosciuta. Gli scalatori generalmente vengono in quest’area per scalare le montagne boliviane, come il Parinacota, il Sajama ed il Pomerape.
- Il Guallatiri tecnicamente non è mai impegnativo: è considerato un facile seimila metri.
- L’unico problema dell’ascensione del Guallatiri sta nell’acclimatamento. Io non ero ancora perfettamente acclimatato e ho sofferto parecchio gli ultimi duecento metri di salita.
- La stagione adatta del Guallatiri va da fine aprile ad ottobre.
- L’abbigliamento usato per il Guallatiri è stato questo: maglia termica lunga, felpa, giacca antivento, pantaloni, due paia di calza. I pantaloni devono essere adatti alle temperature rigide notturne, che si aggirano generalmente sui meno dieci: North Face mi ha aiutato con dei pantaloni spettacolari.
- Ho scalato il Guallatiri con una guida, pagando circa 400 dollari. Se si scalata il Guallatiri indipendentemente bisogna chiedere un permesso al Conaf e si può utilizzare il campo base a quota 5.100 metri.
- Per la scalata bisogna calcolare circa sette ore di tempo. In totale il trekking è stato lungo circa nove ore.
- I 6.070 metri della vetta del Guallatiri mi hanno effettivamente sfiancato: la soddisfazione di raggiungere la vetta, però, è stata indimenticabile!
- Ho noleggiato degli scarponi a Putre: avrei gradito avere degli scarponi personali!
- L’alba dal Guallatiri (o meglio, mentre salivo verso il Guallatiri) è stata veramente sensazionale. Il Parinacota ed il lago Chungara sono meravigliosi all’alba!
Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!