Tra tutti i giri in bici di un giorno l’itinerario che ho più a cuore è quello da Roma a Pescara.
Questo percorso unisce la mia città attuale con la città di origine, ovvero la zona italiana che ha dato i natali a mia mamma.
Ho percorso questa ‘traversata’ (così mi piace chiamarla) tre volte: il 9 maggio 2013, il 24 aprile 2017 ed il 6 giugno 2020. Della prima non ho la traccia completa in quanto il cellulare si è scaricato ben prima di raggiungere il mar Adriatico.
Partiamo dunque con la descrizione.
Il percorso è molto semplice: basta prendere la via Tiburtina e non mollarla mai per oltre 200 km!
Fino a Villa Adriana la strada è pianeggiante, ma molto trafficata. Da qui, con una salita di circa 3 km al 5% si arriva al bel borgo di Tivoli.
Da Tivoli, la strada finalmente è poco trafficata. Per circa 30 km la strada sale leggermente, soprattutto a Vicovaro. Appena dopo il bivio di Subiaco la strada sale per circa 5 km : a metà di questa salita si trova Arsoli, che ho sempre usato come pausa cornetto/cappuccino. Dopo aver festeggiato il cartello ‘fine Lazio, inizio Abruzzo’ si arriva velocemente a Carsoli. Da qui, la strada sale per circa 15 km: la pendenza non è mai impegnativa, ma si arriva comunque a 950 metri di altitudine. La salita è molto bella e il paese di Pietrasecca è una delizia.
Poco dopo il passo c’è un altro bel paese: Sante Marie. Dal passo si scende velocemente a Tagliacozzo, festeggiando i primi 100 km. Nel 2013 pensavo di fermarmi qui, ma alcuni muratori mi dissero che avrei trovato 30 km di pianura fino ad Avezzano: credetti a quello che mi dissero e continuai. Ed è la pura verità: da Tagliacozzo ad Avezzano è un lungo altopiano, perfetto per ‘riposarsi’ un po’. Dopo Avezzano si raggiunge Collarmele: da qui si sale, ancora una volta con basse pendenze, fino a Forca Caruso. Il panorama è ancora una volta splendido, e la presenza di alcuni mulini a vento fa pensare che la zona è spesso ventosa.
Da Forca Caruso si scende fino a Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo. Da qui, si entra nella zona delle gole di Popoli: il paesaggio merita! Per arrivare a Raiano si sale per circa 3 km: le pendenze non sono ripide ma dopo 160 km si fa fatica. Da Raiano a Popoli ci sono 12 km di pianura. Qui nel 2013 feci un grosso errore di valutazione: mangiai un panino con la salsiccia che si rivelò presto indigesto! Quando ormai le salite sembrano finite, ecco il muro di Bolognano: il km al 10% dopo 193 km di percorso è tosto!
Passata Bolognano mancano 30 km: nonostante la presenza di continui sali e scendi la strada non è difficile. Da Chieti Scalo c’è solo pianura, e l’impresa è portata a termine!
Da Roma ad Angera, 719 km di follia.
Il Blockhaus, tre versanti spettacolari.
Cosa vedere in Abruzzo in un viaggio di una settimana!
9 Maggio, 2013
MARCO BONATTI
Ciao, Andrea! 😉 Non solo “la tua vita è viaggiare”, ma “LA VITA È VIAGGIARE”, lo dovrebbe essere per tutti! Rassegnarsi a un quotidiano in cui casa, lavoro e soldi sono gli unici riferimenti è MORTE. Me ne sono reso conto tardi, ma sto cercando di recuperare un po’ del tempo perduto. Anche grazie ai tuoi fantastici spunti. Benedetto fu quel post su bdc-forum proprio riguardo a un tuo Roma-Pescara, che mi ha permesso di conoscerti e seguirti virtualmente 😛
TravBeer
Grazie mille per le belle parole Marco! Si fa il possibile, cercando di trovare sempre qualche nuovo spunto….ed in questo caso nuova sfida 🙂 Ci troveremo un giorno sul Falzarego, lo so 😉
Marco Bonatti
Chissà perché proprio sul Falzarego 😀 Comunque perché no? 😉
TravBeer
Perché è il luogo perfetto per pedalare o fare trekking, insomma una meraviglia 🙂