In questa pagina descrivo un avvenimento lontano nel tempo, ma che a mio avviso merita un racconto: il viaggio in Alaska! Questo viaggio risale addirittura a dodici anni fa: infatti, volai in Alaska nel febbraio 2010, poco prima di andare a Vancouver, dove mi fermai per due settimane a vedere le Olimpiadi.
Io ed il mio amico Davide decidemmo di visitare la fredda Alaska per avere una sensazione del profondo nord nella stagione invernale: sicuramente è stata un’esperienza indimenticabile!
Il nostro viaggio in Alaska iniziò da Anchorage. La nostra prenotazione è stata un multicity: Seattle – Anchorage, Fairbanks – Anchorage, Anchorage – Juneau e Juneau – Seattle. Abbiamo deciso di fare la tratta Anchorage – Fairbanks in jeep. Siamo arrivati nella fredda Anchorage in tarda serata, e siamo stati accolti da una città totalmente innevata: il 7 febbraio 2010 Anchorage ci ha accolto totalmente ricoperta di neve e con una temperatura massima di meno dieci centigradi. Abbiamo fatto un piccolo giro per il centro della città: Anchorage si è rivelata la classica città americana, con strade che si intersecano perpendicolarmente facendo perfetti quadrati e senza avere un centro storico ‘all’europea’.
Il giorno dopo abbiamo preso una sorta di taxi fino a Fairbanks. Alaska bus line, infatti, organizza uno shuttle da Anchorage a Fairbanks. L’autista, con il suo van, ci è venuto a prendere al nostro hotel alle 5.30. Il viaggio è durato circa 13 ore! Questa è stata una grande esperienza: abbiamo visto paesaggi totalmente e splendidamente innevati, ed ho ancora in mente il ricordo di quei lodge / ristoranti dispersi nel bel mezzo del nulla, spesso ricoperti da un’altissima coltre di neve! Andare da Anchorage a Fairbanks in van è stato memorabile: per centinaia di chilometri si ammira la totale immensità dell’Alaska, resa ancora più grande dalla neve!
Siamo arrivati a Fairbanks a tarda serata. Fairbanks con i suoi 30mila abitanti è la seconda città dell’Alaska. Si trova ad una latitudine di 64°, quindi appena sotto il circolo polare artico. Fairbanks fu fondata nel 1902 a seguito della scoperta di un vasto giacimento d’oro: pare che questa scoperta sia merito dell’emigrante italiano Felice Pedroni. Il paesaggio di Fairbanks d’inverno è fiabesco: siamo stati accolti da una quantità di neve mai vista in vita mia e da una temperatura di -26°C.
Io e Davide ci siamo fermati due notti a Fairbanks. Abbiamo sfruttato la giornata per andare a vedere le famose Chena Hot Springs. Queste magnifiche terme si trovano 90 km a nord di Fairbanks e furono fondate nel 1905, quindi appena poco dopo Fairbanks. Queste terme nacquero dall’idea dai due fratelli Swan, due cercatori d’oro. In particolare, Robert Swan soffriva di reumatismi e necessitava di un posto dove alleviare le sue sofferenze: già nel 1911 divennero un famoso centro turistico!
La giornata alle Chena Hot Springs è stata spettacolare! Infatti, fare il bagno nelle pozze d’acqua calde 40°C con una temperatura esterna di -15°C è stata un’esperienza unica! Abbiamo potuto anche ammirare delle sculture di ghiaccio molto carine. Siamo tornati a Fairbanks nel tardo pomeriggio: in un pub cittadino abbiamo potuto fare una chiacchierata con una coppia locale, che ci ha ringraziato per la nostra visita e ci ha pregato di condividere le bellezze dell’Alaska con i nostri amici.
Da Fairbanks abbiamo preso un volo per tornare ad Anchorage. Abbiamo avuto il tempo di noleggiare un’automobile e fare un piccolo giro di tre ore nel sud di Anchorage: la strada che porta a Seward si è rivelata molto bella! A mio parere, però, questa parte dell’Alaska dà il meglio di sé nella stagione estiva! Anche ad Anchorage abbiamo avuto il piacere di conoscere persone locali in una tipica birreria. In particolare, abbiamo conosciuto un ragazzo con origini italiane che ci invitò ad andare in un night con semplici ed indimenticabili parole ‘Schiaff a puttan’. Nella nostra piccola esperienza, il cittadino tipico dell’Alaska si è rivelato molto caloroso ed ospitale verso noi turisti: forse questa situazione era figlia del fatto che nel mese di febbraio i turisti sono veramente pochi!
Abbiamo dunque lasciato Anchorage, la città più popolosa dell’Alaska (ben 300 mila persone vivono qui) e abbiamo preso un volo per la piccola capitale dell’Alaska, Juneau. La capitale dell’Alaska si trova alla base del Monte Juneau, da cui ovviamente prende il nome. Juneau fu dichiarata capitale dell’Alaska nel 1906 ed è tuttora una splendida città da visitare. Juneau era un’importante città mineraria e si trova lungo il canale Gastineau: le temperature di Juneau sono sicuramente più miti rispetto a quelle che si possono trovare ad Anchorage e Fairbanks!
A Juneau è possibile fare due splendide attività: visitare il ghiacciaio Mendenhall oppure sciare nella Ski Area Eaglecrest. Qui io e Davide ci siamo divisi: sciare in Alaska per me era una cosa imperdibile!
Le piste di Eaglecrest si sono rivelate bellissime: la ski area si trova nell’isola Douglas ed ospita piste adatte a tutti. Io, però, mi sono sopravvalutato: ho provato a fare una pista double black diamond che si è rivelata troppo difficile per me. Ad un certo punto non sapevo più come scendere ed ho deciso di scendere a mo’ di slittino, facendo scivolare gli sci a valle. Purtroppo, però, scesi molto più a valle degli sci, che si fermarono a metà pista. Cercai di risalire, ma la pendenza era troppo elevata e non potevo raggiungere gli sci.
Dopo un’attesa di circa 15 minuti, per fortuna arrivò un altro sciatore che giocò a golf con i miei sci e me li portò in qualche modo.
Nonostante quest’avventura, il viaggio in Alaska d’inverno si è rivelato un vero e proprio sogno ad occhi aperti!
10 Febbraio, 2022