Top
Tour Monte Bianco in bici, tutte le informazioni!

Tour Monte Bianco in bici, tutte le informazioni!

 

Il Tour del Monte Bianco in bici è una delle più grandi soddisfazioni che un amante della bici si può togliere. I numeri, freddi e crudi, spiegano il perché: 320 chilometri e 7.400 metri di dislivello non sono un esercizio banale. Vi sono vari itinerari che permettono di completare il Tour del Monte Bianco in bici: in questo post descrivo il mio, che si attiene quasi totalmente al percorso più classico.

Ho percorso il Tour del Monte Bianco in tre giorni, all’inizio del mese di agosto. Sono partito in modalità bikepacking, senza tenda e con la mia fedele Wilier, con un 34×32 come cambio più leggero. Il primo cicloviaggio con la Wilier era stato alle Canarie: sette isole in sette giorni! Ho deciso di partire da Aosta, percorrendo il Tour del Monte Bianco in senso antiorario: ottima scelta!

 

Tour del Monte Bianco in bici: da Aosta a Chamonix

La prima tappa del Tour del Monte Bianco in bici parte con il botto. Partendo da Aosta, dopo soli due chilometri si trova la SS 27 che porta ai 2473 metri del Gran San Bernardo. Le pendenze non sono mai impegnative, ma il chilometraggio lo è: 35 chilometri al 5,5% medio non sono esattamente banali!

La strada è inizialmente trafficata: si passa per gli abitati medievali di Etroubles e Saint-Oyen. Da qui passa anche la famosa Via Francigena: il Gran San Bernardo è il punto più alto di questa famosissima via che unisce Canterbury a Roma.

Dopo Saint-Oyen la strada diventa molto meno trafficata: infatti, nei pressi di Saint-Rhemy-en-Bosses le automobili possono prendere il tunnel del San Bernardo, mentre con la mia fedele bici ho proseguito verso il passo.

Partendo da Aosta ho impiegato circa tre ore e mezza per raggiungere il passo, inclusa una lunga pausa a Saint-Rhemy per rifocillarmi col tipico lardo valdostano. Le viste dal Colle del Gran San Bernardo sono magnifiche! Nei pressi della vetta vi sono uno splendido lago alpino e il famoso ospizio del Gran San Bernardo, ossia un monastero-rifugio risalente all’anno 1000.

Il Gran San Bernardo è anche un ottimo posto per mangiare qualcosa.

Superato il valico, sono entrato in territorio svizzero, nel cantone Vallese. Davanti a me avevo 40 chilometri di pura discesa: sostanzialmente non ho mai toccato il pedale per una buona oretta.

La discesa del percorso ufficiale passa per Martigny: ho ben deciso, però, di svoltare prima, in località Martigny-Combe. In questo modo ho preso di petto la seconda salita di giornata, la Forclaz. Infatti, passando da Martigny-Combe si passa per strade strette, poco trafficate ma…ripidissime! I primi due chilometri superano ampiamente il 10% medio: non è stato facile affrontarli in modalità bikepacking! In compenso, sono stato ricompensato da panorami spettacolari su vigneti, vallate e su Martigny stessa.

A sei chilometri dalla vetta sono rientrato sulla strada principale. A quattro chilometri, però, ho preso una seconda scorciatoia, con lo stesso risultato precedente: strade magnifiche, non trafficate, ma ancora una volta costantemente in doppia cifra. Sono così arrivato stanchissimo ma felicissimo ai 1527 metri della Forclaz, secondo passo di giornata.

La discesa offre viste meravigliose sulla catena de Les Aguilles: è veramente uno spettacolo! Il confine tra Svizzera e Francia segna anche l’inizio dell’ultima salita di giornata: il Col des Montets, a quota 1461 metri, offre sensazionali viste sul Monte Bianco! Una veloce discesa porta a Chamonix, dove ho terminato la prima tappa, lunga 116 chilometri e con 3200 metri di dislivello (traccia Komoot).

 

Tour del Monte Bianco in bici: da Chamonix a Bourg Saint Maurice

 

A Chamonix ho seguito le strade provinciali che permettono di evitare la superstrada. Sono passato per Les Houches, cittadina da dove parte la funivia che porta all’inizio della scalata del Monte Bianco (qui è possibile leggere la descrizione della mia scalata alla vetta del Monte Bianco).

I primi 25 chilometri della seconda tappa sono molto piacevoli. Ho attraversato piccoli villaggi come Servoz e Passy, ammirando anche una bella cascata.

Una prima salita mi ha portato a Megeve: nella famosa cittadina alpina mi sono fermato per mangiare una pizza, visto che mi aspettavano ancora le difficoltà più grandi.

Infatti, una decina di chilometri dopo Megeve ho iniziato la salita che porta ai 1657 del Col des Saisies. La salita è lunga ma mai ripida: sono 15 chilometri al 5,5% medio. Il Col des Saisies è stato teatro dell’ultima, sfortunata, performance di Pantani al Tour: nel 2000, infatti, il Pirata tentò un disperato attacco per ribaltare le sorti del Tour dominato da Armstrong, ma purtroppo il tentativo non riuscì.

Il Col des Saisies offre viste molto belle, anche se il passo è sin troppo frequentato.

Appena finita la discesa, ho iniziato l’ultima ascesa di giornata, la più complicata di tutto il Tour du Mont Blanc. Infatti, per raggiungere la Cormet de Roselend, ho affrontato 20 chilometri al 6,5%: escludendo tre chilometri in contropendenza nei pressi del Col de Meraillet, vengono 17 chilometri al 7% abbondante. La salita è dunque dura, soprattutto dopo quanto fatto in precedenza. Le viste del lago artificiale del Roselend e della cappella che porta lo stesso nome valgono sicuramente la fatica!

Dai 1967 metri del Cormet de Roselend ho affrontato i 20 chilometri di discesa che mi hanno portato al Bourg Saint Maurice, dove ho terminato la seconda tappa, lunga 117 chilometri e con 2800 metri di ascesa (traccia Komoot).

 

Tour del Monte Bianco in bici: da Bourg Saint Maurice ad Aosta

La terza tappa è iniziata con la lunga ascesa al Piccolo San Bernardo. Avevo già affrontato questa lunga e facile ascesa durante la Susa – Aosta (altro giro che merita una descrizione). La salita è lunga circa 30 chilometri, ma le pendenze non superano mai il 6%: la media si assesta a poco meno del 5%.

Otto chilometri prima del passo vi è la località sciistica di La Rosiere: è un ottimo punto per rifocillarsi. In vetta ai 2188 metri del Piccolo San Bernardo è possibile ammirare splendide viste sulla catena del Monte Bianco. Il passo, inoltre, segna il confine tra Francia ed Italia.

Una bella discesa porta fino a La Thuile e, in seguito a Pont St. Martin. Qui ho ripreso la strada statale che, in leggera discesa per circa 30 chilometri, mi ha riportato ad Aosta.

L’ultima tappa di 87 chilometri e 1400 metri di dislivello mi ha fatto terminare con successo il Tour du Mont Blanc: l’impresa è stata completata con successo!

 

INFORMAZIONI PER IL TOUR DEL MONTE BIANCO IN BICI

 

  • In totale ho pedalato per circa 320 km, con 7400 metri di dislivello.

 

  • A Chamonix ho dormito nel Vert Lodge. Un letto in camerata costa circa 50 euro: questo dice tanto sui prezzi francesi.

 

  • A Bourg Saint Maurice ho dormito al Base Camp Hostel: 40 euro per una camera singola di 7 mq, senza finestre e ovviamente bagno in condivisa.

 

  • Aosta è ben collegata con Torino grazie alla rete ferroviaria.

 

  • Il Tour du Mont Blanc in bici si può affrontare solo nella stagione estiva. Infatti, il Grande ed il Piccolo San Bernardo, nonché la Cormet du Roselend, sono sicuramente chiusi d’inverno.

 

  • Si può fare il Tour del Monte Bianco anche all’inverso. Sinceramente, però, preferisco il senso antiorario del Tour du Mont Blanc. Infatti, la parte che va da Aosta fino al Piccolo San Bernardo è caratterizzata prima da un lungo falsopiano in salita e poi da alcuni tunnel, poco piacevoli da affrontare in salita.

 

  • Durante tutte e tre le tappe ho trovato varie cittadine dove rifocillarmi. Inoltre, è possibile trovare cibo agli scollinamenti del Gran San Bernardo, della Forclaz, del Saisies e del Piccolo San Bernardo.

 

  • Cito il ristorante Annapurna a Chamonix: ottimo indiano a prezzi onesti!

 

  • Nel mio backpacking ho portato pochissime cose. Avevo con me un paio di ricambi, tutto il necessario per caricare le attrezzature elettroniche e poco altro.

 

  • Il Tour del Monte Bianco si può completare in un ventaglio di giorni che va da uno a cinque. Qualche matto, infatti, si iscrive alla Granfondo che permette di percorrere l’intero percorso in una giornata…lunghissima!

 

  • Tra le varie alternative del Tour du Mont Blanc mi hanno consigliato la salite del Col du Joly, che offre viste panoramiche straordinarie sul Monte Bianco. Purtroppo, solo un versante di questo colle è asfaltato. Un’altra salita che mi hanno consigliato è quella di Champex-Lac.

 

  • La deviazione del Col de la Forclaz è assolutamente un must. Non rimpiango assolutamente la scelta di aver affrontato quei dieci chilometri al 9,5% medio!

 

3

Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!

Comments:

post a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.