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Trekking Ausangate (Cusco, Peru) : 4 giorni meravigliosi

Trekking Ausangate (Cusco, Peru) : 4 giorni meravigliosi

Il Trekking Ausangate è uno dei cammini più belli del mondo, e si trova vicino alla splendida città di Cusco.

Io e i mie due amici Gaddo e Vito siamo arrivati a Cusco di venerdì pomeriggio: l’idea era di trovare una guida entro la fine del weekend. Io e Gaddo eravamo già stati a Cusco, mentre Vito no. Ci saremmo dunque divisi: Vito sarebbe andato a Machu Picchu, mentre io e Gaddo avevamo l’intenzione di partire per il trekking Ausangate. Quando dico ‘avevamo l’intenzione’ significa che ad un certo punto il trekking è stato messo fortemente in discussione, visto che nonostante vari giri nella meravigliosa città di Cusco non riuscivamo a trovare una buona agenzia per questo trekking.

Abbiamo così scoperto che questo trekking non è famoso come il Santa Cruz, il Salkantay e l’Inca Trail. Dopo varie peripezie, finalmente abbiamo trovato una buona (che si sarebbe rivelata ottima) agenzia: Hike Ausangate. Una volta confermata la prenotazione abbiamo passato il sabato sera a festeggiare al Loki e al Chango di Cusco. La domenica pomeriggio, in condizioni di hangover, ci siamo incontrati con un ragazzo dell’agenzia per i dettagli del trekking.

 Giorno 1 del trekking Ausangate 

Abbiamo lasciato Cusco verso le 6.30 del mattino con destinazione Tinke. Qui i ragazzi di Hike Ausangate ci hanno preparato un buon pranzo, e nel pomeriggio abbiamo camminato per soli 5km per raggiungere il campo. Qui, per i coraggiosi (le temperature a 4450 metri sono già decisamente fredde) è possibile fare un bagno alle hot springs. Sia io sia Gaddo non abbiamo avuto la voglia di metterci in costume da bagno, e dopo cena (servita molto presto, verso le 18) ci siamo buttati nella tenda.

La camminata è stata breve, circa 5 km! 

 Giorno 2 del trekking Ausangate 

A differenza del trekking Santa Cruz, l’inizio della giornata nel trekking Ausangate è alle prime luci dell’alba: infatti alle 7 eravamo già in partenza, circa 30/60 minuti prima rispetto all’altro trek. Quest’orario di partenza già ci faceva capire che la camminata sarebbe stata dura. Ed effettivamente la camminata è iniziata con una salita da 4450 metri a 4750, dove abbiamo raggiunto il primo passo di giornata. Dal passo siamo scesi fino alle lagune, dove abbiamo pranzato.

Qui pensavamo erroneamente che il più fosse fatto, ma la guida ci ha detto che saremmo dovuti salire a 4950 metri e poi scendere di nuovo. Il panorama da questo secondo passo è qualcosa di sinceramente unico: da una parte l’Ausangate innevato e le sue lagune, dall’altra una valle rossa che ci avrebbe portato fino al campo prima della montagna colorata. Dopo questo passo, siamo scesi fino ai 4600 metri.

 

 Giorno 3 del trekking Ausangate 

La sveglia è suonata alle 4.30 per una motivazione ovvia: arrivare prima dei turisti a Vinicunca, chiamata anche montagna colorata. Per arrivare alla montagna colorata abbiamo per prima cosa scollinato un passo alto 4980 metri. Dopo il passo siamo scesi camminando per una bella valle caratterizzata da un colore rosso ed infine siamo arrivati al famoso punto panoramico! Devo dire che arrivare a Vinicunca è veramente una soddisfazione, soprattutto attraverso un trekking di quattro giorni: in particolare, è stato molto bello vedere questa famosa Montagna Arcobaleno praticamente senza turisti.

Dopo aver salutato la ‘Rainbow Mountain’ è iniziata una lunga discesa fino al piccolo paese di Chillca, il vecchio punto di ingresso di questa montagna. Qui abbiamo ascoltato una lezione di storia, recente ma pur sempre storia: fino al 2017 la camminata per arrivare a VInicunca era molto più lunga di quella attuale, e alcune popolazioni andine non vedevano di buon occhio il turismo. Nonostante questa opposizione, sono state comunque create una biglietteria e alcuni segnali turistici. Quando le comunità andine stavano iniziando ad apprezzare il turismo, è stato aperto un nuovo sentiero, decisamente più breve e che non tocca Chillca.

Abbiamo così camminato per queste biglietterie totalmente abbandonate, quasi desolate, lasciandoci una sensazione di amarezza per queste comunità andine, che stavano iniziando a toccare con mano i benefici che il turismo può portare.

Dopo questa lunga discesa siamo arrivati a Chillca, un paesino molto bello: un gruppo di lama ci ha dato il benvenuto e noi abbiamo festeggiato bevendo un paio di birre. Da Chillca abbiamo preso una sorta di mototaxi per 7km sulle strade polverose andine per tornare sul sentiero: bellissimo! Infatti, è stato decisamente divertente parlare con un campesino durante questo viaggio in tre su uno scooter malandato! Una volta tornati sul sentiero abbiamo percorso gli ultimi 3 facili km.

Questi sono i tre GPS.

Fino a Vinicunca;    passando per la vecchia strada, fino a Chillca;   per finire, fino al campo.

 Giorno 4 del trekking Ausangate 

La giornata è iniziata con l’ultimo passo della 4 giorni. Arrivati a 5100 metri abbiamo visto tante lagune, e me ne ricordo soprattutto una in cui l’Ausangate si specchia perfettamente. Scendendo, abbiamo iniziato a vedere altre lagune: queste possono essere raggiunte in giornata da Cusco. Abbiamo incontrato una signora con sua figlia, che ci ha salutato calorosamente: la sensazione è che il popolo andino è fiero ma accogliente verso il turista. Dopo una lunga discesa siamo così arrivati a Pacchanta, dove abbiamo pranzato e bevuto o le nostre meritatissime birre. Da qui, siamo andati in macchina fino a Cusco.

 

 

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oINFORMAZIONI UTILI SUL TREKKING AUSANGATE

 

  • Il trekking Ausangate non è tecnicamente complicato, ma è più difficile rispetto al Santa Cruz perché l’altitudine è mediamente più alta (si dorme sempre i 4400 metri).

 

  • Non è facile trovare informazioni su questo trekking, nemmeno a Cusco. E’ un trekking di una bellezza incredibile, e mi ritengo decisamente fortunato ad averlo percorso prima dei turisti che prima o poi arriveranno qui.

 

  • Il trekking si può percorrere in solitaria o con agenzia, ed Hike Ausangate è stata veramente eccellente (abbiamo pagato 400 $ per questi quattro giorni di trekking: in seguito ho scoperto che si possono trovare prezzi più abbordabili, ma non è facile trovare il giusto canale).

 

  • La stagione va da maggio a fine agosto: a maggio il tempo potrebbe essere ancora instabile, però ad agosto le temperature notturne sono decisamente gelide.

 

  • Il circuito dell’Ausangate offre diverse alternative: noi, dopo i quattro giorni di Santa Cruz, decidemmo di fare la versione quattro giorni con Rainbow Mountain e Chillca, perdendoci la Laguna Ausangate (non rinnego minimamente la scelta!)

 

  • Chillca, con la sua piccola lezione di storia, i suoi lama ed il suo mototaxi rimane un’esperienza indelebile!

 

COSA BISOGNA PORTARE SUL TREKKING AUSANGATE

  • Cosa bisogna portare all’Ausangate? Bisogna portare due zaini: uno viene lasciato ai porter (ossia ai muli) e l’altro più piccolo serve per portare il necessario per la giornata di cammino (acqua, biscotti, pranzo, una felpa/giacca utile in caso di freddo) Ho portato 2 mutande, 2 calze merinos, 2 magliette tecniche (stile ‘maratona’), 2 maglie a manica lunga (preferibilmente in lana merinos, tiene meglio il caldo), scarponi da alta montagna, un pantaloncino corto, un pantalone da alta montagna, una felpa, un pile, una giacchetta per il vento, una giacca a vento, guanti, occhiali da sole, cappello e scaldacollo. Le guide si occupano di tutto ciò che riguarda cibo e acqua.

 

 

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Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!

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