In questo post descrivo il mio viaggio in Brasile di tre settimane tra Mondiale, mare e città. Infatti, questo viaggio in Brasile si è svolto nel 2014. Lo scopo era quello di vedere le partite dell’Italia e visitare qualche bellezza di questo Paese sudamericano. L’Italia, con due sconfitte in tre partite, è stata una grande delusione; il Brasile, invece, è stato un viaggio splendido!
La prima tappa del mio viaggio in Brasile è stata Rio de Janeiro, dove ho trascorso 4 notti e 3 giorni. Ho deciso di dormire a Vidigal, una favela che si trova a circa 1km dalla famosa spiaggia di Leblon. Oggi stesso rifarei la stessa scelta: Vidigal non mi ha mai dato sensazioni di pericolo, e le strade della favela sono davvero sensazionali, con viste che abbracciano il mare e Leblon. Mi sono sentito al sicuro di giorno e di notte. Per tornare in ostello ho preso spesso un mototaxi dalla piazza principale di Leblon, situata alla base della favela.
Il primo giorno ho passeggiato per le spiagge di Vidigal, Ipanema e Copacabana. Nel pomeriggio ho preso la funicolare per raggiungere il Pao de Azucar: da qui il tramonto è stato veramente eccezionale.
Il secondo giorno sono andato con una couchsurfer, Mylene, al Cristo Redentor: devo ammettere che sono rimasto abbastanza deluso da questa visita e preferisco decisamente il Pao de Azucar al Cristo. Subito dopo la visita al Cristo siamo andati al giardino botanico: molto bello! Nel pomeriggio abbiamo visitato la particolare Escalaria Selaron (una scalinata con più di 2000 piastrelle coloratissime, nata da un’idea del pittore cileno Selaron) e il Barrio Santa Teresa, da dove è possibile apprezzare Rio dall’alto. Di notte sono andato da solo a Lapa. Questa zona è famosa sia per i suoi bei bar sia per l’ottima musica dal vivo: le caipirinha sono sensazionali!
Il terzo giorno è stato dedicato alla puntuale sbornia dovuta alle caiprinha e ad una passeggiata nel centro città. Ho concluso la giornata con un ultimo bagno nell’oceano di Copacabana. Ho deciso di passare la mia ultima serata/nottata a Vidigal. Dopo aver mangiato in un buon ristorantino ho passato una fantastica serata in un club della favela, in cui mi sono sentito decisamente al sicuro (nonostante qualche ragazzo indossasse un cappello con scritto ‘favela’ ricordandomi la location particolare) e mi sono veramente divertito con i ritmi brasiliani.
Dopo Rio, il viaggio in Brasile continua con Isla Fernando de Noronha. Avendo il volo alle 7 del mattino non avevo dormito quasi nulla, ed il piano era questo: Rio -> Belo Horizonte -> Recife sullo stesso aereo, per poi prendere un secondo aereo che mi avrebbe portato da Recife a Noronha.
Atterrato a Belo Horizonte, stavo continuando a dormire in attesa del decollo. Ad un certo punto un signore mi ha svegliato: ‘mi scusi, il posto 19A è mio’. Con la tipica faccia poco fresca di chi si era appena svegliato, incredulo gli chiesi ‘uhm, sicuro?’ e gli ho mostrato il mio biglietto con il sedile 19A. La sua risposta fu davvero incredibile: “Ok, però questo aereo va a Belem, non a Recife”. Con tanti dubbi in testa sono uscito dall’aereo. La prima cosa che ho fatto in aeroporto è stata quella di chiedere ‘dove sono?’ La compagnia Azul mi ha spiegato che mi trovavo effettivamente a Belo Horizonte ma che per sopraggiunti problemi tecnici si erano trovati costretti a cambiare la destinazione finale del mio volo. Allibito, mi hanno comunque riprotetto con un volo della compagnia Gol.
Sono arrivato così in qualche modo a Noronha, dove ho passato tre giorni paradisiaci in questa isola sperduta. Il mare di Fernando de Noronha è davvero spettacolare, con spiagge meravigliose e acqua cristallina. In particolare, sicuramente meritano una visita le Two Brothers Stones, che sono l’immagine da cartolina di quest’isola. Lo snorkelling, la nuotata con i delfini e un giro in bici per questa isola lussureggiante completano il quadro paradisiaco.
Il viaggio in Brasile è continuato con uno degli spostamenti più lunghi della mia vita. Per arrivare a Santarem (e poi Alter do Chao), infatti, il viaggio è stato questo: Noronha -> Natal -> Recife, cambio aereo per prendere la tratta Recife -> Fortaleza -> Belem -> Manaus, cambio aereo per l’ultima tratta Manaus -> Santarem. Dopo sei decolli e sei atterraggi sono finalmente arrivato a Santarem, dove ho preso un taxi per andare ad Alter do Chao.
Questo piccolo paese è famoso per i suoi panorami sul fiume Tapajos e le foreste nelle vicinanze. E’ stato bello incontrare Ann e altri backpackers in uno di questi tour e passare due giorni di relax in questo luogo che considero la mecca per i viaggiatori zaino in spalla, visti i suoi prezzi bassi, la sua natura rigogliosa e la sua vita decisamente tranquilla.
Da Alter do Chao sono tornato a Santarem per poi prendere un volo a Manaus, città sede della partita Italia – Inghilterra valevole per il primo turno della Coppa del Mondo. Ho avuto il tempo di visitare il centro di Manaus e il suo bel Teatro dell’Opera, risalente alla fine del XIX secolo. Nel centro di Manaus c’era una gran bella atmosfera, tipica delle serate prima di una partita di Coppa del Mondo. Tornando verso l’ostello sono stato avvicinato da una macchina: uno dei due ragazzi mi chiese se volessi fare sesso con loro. Mi seguirono a passo d’uomo per circa un minuto, il più lungo della mia vita, prima di andarsene. Allo stadio (ovviamente) l’atmosfera era super, anche perché abbiamo vinto una partita davvero ben giocata.
Da Manaus, di buon umore per essere vivo e per l’Italia vittoriosa, ho preso un volo con destinazione Sao Luis, una grande città coloniale. Sao Luis è stata solo una visita di passaggio: l’obiettivo, infatti, era andare a visitare una delle grandi meraviglie del Nordest brasiliano, i Lencois Maranhainenses. Ho dormito due notti nella piccola cittadina di Barreirinhas, avendo così il tempo di visitare due volte le famose dune di sabbia con acqua cristallina e raggiungere l’oceano con un giro in barca, attraverso il Rio Preguiça.
I tour che consiglio per apprezzare appieno i Lencois sono questi: il trekking alle lagune di Atins e l’escursione alla Laguna Azol!
I Lencois sono qualcosa di speciale, e non ho dubbi nel dire che sono qualcosa da non perdere in un viaggio in Brasile!
Dal Maranhao mi sono spostato per vedere di nuovo l’Italia, questa volta a Recife. Ho deciso di soggiornare a Olinda, una città più piccola di Recife, piena di case colorate, punti panoramici sull’oceano e una fantastica atmosfera notturna: è decisamente consigliata la visita di questo paese, soprattutto rispetto alla caotica Recife. L’unico problema di Olinda si è rivelato la distanza dallo stadio. Pensavo infatti che bastasse uscire dall’ostello alle 10 per arrivare in tempo allo stadio (Italia – Costarica era in programma alle 13): il traffico però era totalmente congestionato e nonostante un taxi, un mototaxi e una corsa di qualche km ho perso gli inni (ho impiegato più di 3 ore per una strada di 30 km). La partita degli azzurri fu totalmente incolore e siamo stati sconfitti meritatamente.
L’ultima partita è stata giocata a Natal: la città è ben lontana dall’essere meravigliosa e viene ricordata solo per la vita notturna. L’ultima partita è stata una sconfitta contro l’Uruguay. Questa partita ha segnato anche la fine del mio viaggio in Brasile, epico e faticoso allo stesso tempo.
La Bolivia, il Paese più sottovalutato del Sudamerica!
Sono stato in Brasile nel 2014 durante il Mondiale di calcio. I prezzi spesso erano esagerati (a Manaus letteralmente fuori controllo: 75 euro una notte in una camerata di 25 persone) e sicuramente sono rimasti alti anche per l’Olimpiade nel 2016. Noronha è un’isola decisamente cara, mentre a Maranhao i prezzi sono relativamente bassi.
Il mio podio delle cose da vedere in Brasile è Maranhao, Rio De Janeiro e Noronha
Il Nord Est del Brasile è secco da agosto a dicembre: questo comporta che a giugno ho trovato i Lencois pieni d’acqua (dunque bellissimi) ma ho trovato un po’ di pioggia a Fernando de Noronha; Rio De Janeiro è visitabile tutto l’anno. Ho trovato sempre caldo in tutte le località visitate nel mese di giugno. Serve solo una felpa la sera e un kway per la pioggia, soprattutto a Noronha.
4 Giugno, 2014