In questo post descrivo uno dei trekking più belli dell’Italia Centrale: il Monte Vettore e i laghi di Pilato.
Il Monte Vettore è la cima principale dei Monti Sibillini, che si trovano tra Marche e Umbria.
Si lascia la macchina a Forca di Presta, provincia di Ascoli Piceno, e si inizia la lunga camminata fino alla cima di Monte Vettore. Sotto di noi si apre la piana di Castelluccio di Norcia, che nei primi giorni di luglio è molto colorata per merito della fioritura delle lenticchie.
Il trekking inizia a 1530 metri: è una continua salita fino ai 2200 metri del rifugio Tito Zilioli. Qui abbiamo proceduto dritto seguendo l’unico sentiero disponibile, fino ad arrivare ai 2476 metri della vetta.
Dalla cima del Monte Vettore è possibile vedere i laghi di Pilato: il panorama è spettacolare!
Dal Monte Vettore è possibile scendere attraverso un pratone ripido ai 1950 metri dei laghi di Pilato. Questi laghi sono veramente meravigliosi! Mi hanno ricordato un po’ Cerro Castillo nella Patagonia Cilena.
Dai laghi di Pilato si risale al rifugio Tito Zilioli attraverso un secondo pratone molto ripido: questa salita è veramente faticosa!
Fino a Forca di Presta si segue lo stesso sentiero dell’andata.
Un meraviglioso in bici che unisce Norcia a Castelluccio!
La scalata al Monte Amaro, sulla Majella!
Corno Grande Occidentale, la vetta del Gran Sasso!
Questo trekking è molto bello, però non bisogna sottovalutarlo: sono 1215 metri di dislivello in circa 14 km di distanza.
E’ comunque fattibile da tutti visto che non sono segnalate difficoltà tecniche. Ho effettuato questo trekking a metà luglio: è un trekking che è fattibile anche in autunno, meteo e neve permettendo.
Forca di Presta può essere raggiunta da Ascoli Piceno oppure da Norcia: a luglio abbiamo trovato diversi eccellenti paninari al parcheggio. Infatti, devo segnalare che durante il sentiero non si trova né da mangiare né da bere: bisogna portare tutto.
Forca di Presta si trova vicino alla famosa piana di Castelluccio di Norcia, di cui merita un racconto la sua fioritura. La fioritura è un evento naturalistico che vede sbocciare tanti fiori selvatici diversi. Questo meraviglioso evento si ripete ogni anno nella Piana Grande, dove si coltiva la lenticchia di Castelluccio IGP. I colori che contraddistinguono la Piana sono quindi dovuti alla fioritura di queste specie infestanti, che creano le condizioni di giusta umidità per la crescita delle lenticchie. La Piana Grande si trova a pochissima distanza da Castelluccio, un piccolo paese purtroppo devastato dal terremoto del 2016. Generalmente, la fioritura inizia a fine maggio e continua fino a fine luglio: ogni mese ha una sua colorazione diversa, a seconda del diverso fiore selvatico.
Il trekking Monte Vettore e i laghi di Pilato è veramente sublime, consigliatissimo!
Il trekking è fattibile da tutti, anche se è faticoso!
I laghi di Pilato ospitano un piccolo crostaceo, chiamato chirocefalo del Marchesoni: è endemico del lago, e venne scoperto nel 1954 dal biologo Marchesoni. Ha una grandissima capacità di sopravvivenza, ma, quando il lago è in secca (come nel luglio 2020) si consiglia di camminare fuori dalla zona del lago per evitare di calpestare le uova. Questi crostacei sono di dimensioni piccolissime (circa 10 mm) ed hanno la peculiarità di nuotare con la superficie ventrale del corpo rivolta verso l’alto.
I laghi di Pilato ospitano due leggende. La prima leggenda dice che i laghi ospitano il corpo di Ponzio Pilato, che fu condannato a morte dall’Imperatore Tito per non aver assolto Gesù Cristo: fu trascinato da due bufali fino ai monti Sibillini ed infine gettato nel lago. La seconda leggenda dice che nei pressi dei laghi viveva una Sibilla, che fuggì al momento dell’uccisione di Gesù Cristo. Nello stesso momento le acque divennero rosse e si formarono strane foglie, denominate mani del Redentore perché hanno la forma dell’unione di due palmi di mano. Questi laghi sono anche stati apprezzati dai negromanti medievali: furono imposti dei divieti di accesso per evitare numeri elevati di persone attorno al lago!
16 Maggio, 2020