Tra le otto isole delle Canarie, El Hierro è una delle meno visitate. E’ la seconda più piccola, ‘battuta’ solo da La Graciosa.
El Hierro è effettivamente meno facile da raggiungere rispetto alle altre isole, ma questa sua posizione distaccata fa sì che sia un paradiso terrestre. Infatti, mi sono fermato quattro giorni a El Hierro e mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, dormento in un piccolo villaggio di pescatori dove la tranquillità è la parola d’ordine. Ho dormito tutte e quattro le notti a Restinga, il posto migliore per chi vuole fare sub! Civitatis propone un tour per fare un battesimo subacqueo!
I primi due giorni a El Hierro sono stati dedicati all’attività subacquea. Ho fatto cinque immersioni, di cui una notturna nel porto. E’ stato veramente splendido! Ho potuto apprezzare morenas, rayas, pulpos e altri vari pesci. E l’immersione notturna….beh, è stata una gran bella esperienza! Andare sott’acqua, a meno 15 metri, con una torcia e vedere appunto rayas e pulpos è stata una cosa che un anno fa non avrei mai immaginato di fare!
Tra un’immersione e l’altra sono andato alle piscine naturali di Tacoron, veramente superlative!
Dopo cinque immersioni, è giunto il momento di fare trekking. Ho parcheggiato la macchina, noleggiata con CICAR , al mirador de la Llania, raggiunto dopo aver guidato nel meraviglioso parco di El Pinar. Dal mirador de la Llania ho seguito un sentiero, a tratti ripido, fino a La Frontera: i panorami sul golfo sono splendidi!
Dopo un opportuno ed eccellente pranzo al bar Joapira (esattamente di fianco alla chiesa della Candelaria) ho continuato a camminare fino al Mirador de Jinama. Da La Frontera al Mirador ci sono circa 750 metri di dislivello, quindi la salita a tratti è tosta! Anche in questo caso, la ricompensa è stata un bellissimo panorama sul golfo. Una volta arrivato al Mirador de Jinama ho camminato seguendo la TF-1 fino al Mirador de la Llania.
Ripresa la macchina, ho guidato fino alle piscine naturali di Maceta: il bagno è stato ritemprante e il tramonto eccellente!
L’ultimo giorno a El Hierro è stato dedicato ad un on the road in auto. Sono tornato al Mirador de la Llania, e da lì ho preso la strada sterra HI-45: uno spettacolo! Infatti, ho guidato per circa 15 km in una vegetazione sempre diversa e con l’oceano ben visibile. La strada è stretta e appunto sterrata, quindi regala emozioni forti!
Continuando a guidare, sono arrivato alla bella chiesa Nuestra Senora de Los Reyes, che ospita una immagine della Santa Patrona dell’isola, comprata dai pastori locali il 6 gennaio 1545. La Vergine è tuttora idolatrata, in quanto si dice che sia capace di fare miracoli quali interrompere i periodi di siccità. Tre chilometri (sterrati) dopo la chiesa è possibile raggiungere El Sabinar, ossia surreali ginepri dalle forme particolari e singolari.
Sempre vicino alla chiesa, è possibile ammirare il Faro de Orchilla, un’icona dell’isola nonché il punto più a sudest di tutta la Spagna.
La strada che riporta dal Faro de Orchilla a El Pinar / La Restinga è la HI-400: è caratterizzata da curve e controcurve, sembra di guidare un GP di Formula Uno!
El Hierro, che splendore!
Gran Canaria, il piccolo continente!
Lanzarote, la meravigliosa isola vulcanica!
Il periodo migliore per visitare El Hierro è sicuramente quello che va da settembre a novembre. Il clima è secco, la stagione dei venti alisei è finita, le temperature fresche e le immersioni sono al top! Generalmente bisogna aspettarsi una temperatura media di venti gradi, che rende decisamente piacevole il viaggio ad El Hierro!
29 Novembre, 2020