Siena è una delle zone italiane che preferisco: in questo post descrivo cosa vedere a Siena e soprattutto nei suoi dintorni!
Il giro inizia ovviamente dal capoluogo di provincia, Siena. Questa città, famosa nel mondo per il suo palio che si disputa ogni anno il 2 luglio ed il 16 agosto, è secondo me di una bellezza straordinaria.
La piazza del Campo (che ospita il palio) con la torre del Mangia è a mio parere una delle piazze più belle d’Italia: la torre fu inaugurata nel 1348 e nel corso dei secoli vi è stata una disputa sull’altezza della torre e del campanile del duomo, a manifestare una sfida tra potere temporale e potere teologico (ora sappiamo che la torre del Mangia è alta esattamente 88 metri, contro i 77 del campanile).
Il Duomo, costruito a cavallo del XIII e XIV secolo, è un capolavoro dell’arte romanica. L’estremità posteriore del Duomo costituisce il prospetto del Battistero di San Giovanni. Questa è un’altra perla senese, completata nel 1382 e la cui facciata viene raggiunta dalla scalinata che parte da Piazza San Giovanni.
La fortezza medicea, costruita nel XVI secolo su ordine di Cosimo I dei Medici, oltre ad essere uno storico punto di difesa è un posto molto amato dai senesi sia per fare attività sportiva sia per i concerti estivi. Il punto panoramico vicino alla fortezza è meraviglio: da qui è possibile vedere la chiesa di San Domenico, il campanile del Duomo e la Torre del Mangia.
Da Siena si prende l’automobile e si viaggia verso nord, per l’esattezza verso San Gimignano.
Questa cittadina di 7000 abitanti si trova a circa 45 minuti di auto ed è un capolavoro medievale.
Le sue origini risalgono all’età etrusca. A partire dal XII secolo che raggiunse il suo apice, quando si guadagnò l’indipendenza dai vescovi di Volterra. Il centro storico del paese è Piazza della Cisterna, ma la cittadina è famosa soprattutto per le sue 14 torri: la più alta è la torre Grossa con i suoi 55 metri (secondo una legge del 1255 nessuna nuova torre avrebbe potuto superare i 52 metri della torre Rognosa, ma si fece un’eccezione). E’ possibile salire sia sulla torre Rognosa sia sulla torre Grossa.
Ci sono due punti panoramici eccezionali: uno sulle mura, vicino alla Piazza della Cisterna, e uno, assolutamente imperdibile, al Parco della Rocca.
Da San Gimignano si ritorna a sud, passando per la bellissima Monteriggioni.
Questa piccola cittadina di diecimila abitanti ha avuto una storia molto turbolenta. Le origini della cittadina risalgono al XIII secolo, e per due secoli Monteriggioni fu combattuta dai fiorentini e dai senesi. Dante, nel Purgatorio della Divina Commedia, ricorda che i senesi dopo la battaglia di Colle del 1269 si rifugiarono a Monteriggioni: i fiorentini assediarono la cittadina, ma senza successo.
Tra le tante battaglie merita una citazione quella del 1555: la sconfitta della Repubblica di Siena a mano fiorentina viene ricordata come la fine del periodo comunale.
Monteriggioni merita una visita per la sua meravigliosa piazza e per le sue ancora più spettacolari mura. Il camminamento delle mura permette di ammirare il Chianti e la Montagnola Senese.
Monteriggioni, inoltre, fa parte della via Francigena, che unisce Canterbury a Roma.
Dopo aver lasciato Monteriggioni si prosegue verso sud. Prima di arrivare nel centro della val d’Orcia merita una piccola deviazione l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, raggiunta dopo 8 km di strada provinciale che parte da Buonconvento.
Questa abbazia, dove vivono circa 400 persone, fu fondata nel 1319 e nel 1766 divenne abbazia territoriale, una sorta di diocesi. La zona è estremamente bella: l’abbazia è visitabile, ma ovviamente a marzo 2020 era chiusa causa Covid.
In un post dedicato a cosa vedere a Siena e dintorni non può mancare la Val d’Orcia!
Continuando verso sud si scende fino a San Quirico d’Orcia, con il suo centro molto caratteristico (da segnalare la Chiesa della Madonna, la Chiesa di Santa Maria Assunta e gli Horti Leonini), e poi fino a Bagni Vignoni, famosa per la sua vasca delle sorgenti.
L’ultimo paese visitato è Pienza: la prima cosa da fare a Pienza è camminare sulle mura, dove il panorama sulla val d’Orcia è meraviglioso.
Subito dopo questa passeggiata si entra nel borgo, conosciuto come la città ideale del Rinascimento e creazione di Enea Piccolomini, diventato poi Papa Pio II. In soli tre anni, sotto la guida del Rossellino e di Alberti, furono realizzati la cattedrale, il palazzo Piccolomini, il comune e la piazza centrale. E’ veramente splendido camminare in questo contesto storico.
Da Pienza si può tornare a Siena seguendo delle strade provinciali (ad esempio quella che porta a Casona) per poi arrivare al bel borgo di Asciano. Poco dopo si entra nelle vere e proprie crete senesi, con panorami a dir poco meravigliosi: uno di questi punti è dedicato ai morti civili a causa dei bombardamenti americani del 1944.
24 Maggio, 2021