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In questo post descrivo le dieci salite più belle del Tour de France.

Queste salite sono distribuite tra le Alpi e i Pirenei e sono state teatro di tappe indimenticabili! Le ho fatte tutte, almeno una volta, e sono state tutte splendide!

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Izoard

La prima salita è l’Izoard. E’ una salita spettacolare, meravigliosa, da ambo i lati!

Si possono raggiungere i 2361 metri dell’Izoard da Guillestre o da Briancon.

Il versante più difficile, e anche più bello, è quello che parte da Guillestre, con gli ultimi 11 km all’ 8,5% medio. Poco prima del colle vi è una zona estremamente rocciosa, dalle caratteristiche lunari: la meravigliosa Casse Deserte!

Anche il versante che sale da Briancon (splendida città alpina) non è facile: in particolare gli ultimi 5 km si avvicinano al 9%.

Storicamente la salita è stata resa famosa dall’impresa di Fausto Coppi nella Cuneo – Pinerolo, con la sua fuga leggendaria di 200 km.

L’Izoard ha fatto parte della mia bellissima cavalcata tra Italia e Francia: è stato uno degli splendidi otto colli scalati!

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Agnello

L’Izoard di solito viene accoppiato al Colle dell’Agnello.

Con i suoi 2744 metri di altitudine è uno dei colli carrozzabili più alti d’Europa. Sia dal versante italiano (Pontechianale) sia dal versante francese (Guillestre) le difficoltà vere si vedono alla fine: infatti negli ultimi 9 km le pendenze si aggirano sempre attorno al 9-10%.

Anche in questo caso il paesaggio è sublime! In vetta è possibile ammirare una statua dedicata a Michele Scarponi, il ciclista italiano morto in un tragico incidente stradale nel 2017.

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Galibier

Sempre nel dipartimento delle alte alpi francesi è possibile scalare il Galibier.

Il versante che parte da Briancon è quello più semplice: per arrivare ai 2642 metri si passa prima per il Col du Lautaret, che non è mai ripido. Dal Lautaret alla cima mancano 8 km, al 7% medio.

Il Galibier vero, quello duro, è quello che parte da Valloire, che è raggiungibile dopo aver scollinato il Col du Telegraphe. I 18 km da Valloire hanno una pendenza media del 7%, ma gli ultimi 8 km sono i più complicati, all’8,5 % medio.

Il versante di Valloire, oltre ad essere più duro, è il più bello. Dalla vetta è possibile ammirare uno splendido panorama su entrambe le vallate.

Gli amanti del ciclismo ricordano il Galibier per la mitica impresa di Pantani nel Tour 1998, quando conquistò la maglia gialla con una meravigliosa azione da lontano.

Il Galibier fa parte di una delle granfondo che ho più apprezzato: la Marmotte Alpes.

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Croix de Fer

I 2068 metri della Croix de Fer possono essere raggiunti addirittura da tre versanti (due dalla Savoia e uno dall’Isere).

Sono tutti e tre bellissimi, e lo spettacolo vero è dalla vetta, da dove è possibile ammirare perfettamente les Aguilles.

Tutti e tre i versanti hanno pendenze irregolari, in particolare il versante che parte da Oz, passando per il Col du Glandon. Le pendenze medie traggono decisamente in inganno: il 5% medio, infatti, include anche discese. Anche in questo caso, le pendenze più difficili si trovano negli ultimi 7/8 km, che non scendono mai sotto l’8%.

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Alpe d’Huez

L’Alpe d’Huez, sempre nella regione dell’Isere, è una delle salite simbolo del ciclismo mondiale.

I 21 tornanti che portano da Bourg d’Oiseans ai 1815 metri dell’Alpe d’Huez sono infatti dedicati ai ciclisti che hanno trionfato qui: spiccano Coppi, Bugno e ovviamente Pantani, a cui sono dedicati i tornanti 2 e 3.

Pantani ha il record di ascesa: 37’35”. Personalmente ho scalato l’Alpe d’Huez tre volte e non sono mai riuscito a scendere sotto l’ora e dieci minuti. La salita è lunga 14 km, con una pendenza media di poco inferiore all’ 8%: i primi 2 km sono quelli più difficili, visto che superano il 10%.

Paesaggisticamente l’Alpe d’Huez non è la salita che preferisco, ma il fascino della storia sportiva è innegabile.

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Mont Ventoux

Il Mont Ventoux, il gigante calvo, è invece una salita spettacolare!

Il versante classico è quello che parte da Bedoin. Nei 24 km di ascesa è possibile prima ammirare una fantastica foresta mediterranea, poi, da Chalet Reynard, la vegetazione scompare totalmente e lascia spazio ad un deserto roccioso.

Le pendenze più arcigne si trovano nei 10 km che portano a Chalet Reynard: le pendenze medie sono al 9,5 %.

Gli ultimi km si addolciscono: dopo 2 km piatti, gli ultimi 4 km tornano a salire all’ 8%.

I 1910 metri della vetta del Mont Ventoux, osannati per la prima volta da Francesco Petrarca, sono spesso ostaggio del vento, che può superare i 100 km/h.  Gli ultimi 6 km non hanno protezioni naturali: se c’è vento, è praticamente impossibile spingere la bici.

Il Mont Ventoux è stato da sempre un simbolo del Tour de France. Nel 1965 spirò qui il campione del mondo Simpson, probabilmente a causa di un mix tossico. Gli italiani non dimenticano il 2000, quando  Pantani sconfisse in volata Armstrong. Nel 2013 Froome fece qui la sua prima storica frullata, e nel 2016 cadde tamponando una moto poco prima dell’arrivo a Chalet Reynard.

L’osservatorio astronomico, posizionato in vetta, è imperdibile sia durante una gita ad Avignone e dintorni sia durante una gita alla scoperta della lavanda, visitabile a Sault, altro versante del Mont Ventoux.

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Bonette

La Bonette, con i suoi 2802 metri, è ufficialmente il passo carrozzabile più alto d’Europa.

In realtà, il colle è leggermente più basso sia dello Stelvio sia del colle dell’Agnello: ma effettivamente i 2802 metri della cima de la Bonette sono il punto più alto asfaltato d’Europa.

La salita è splendida sia dall’alta Provenza (Jausiers), sia dalle Alpi Marittime (St. Etienne de Tinee). In tutti e due i casi si sale per circa 25 km al 6,5 % medio.

Poco prima della vetta è possibile ammirare delle fortificazioni, in uno scenario montuoso spettacolare!

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Aubisque

Le montagne storiche in Francia non sono solo nelle Alpi!

Da Argeles – Gazost, meravigliosa ville fleurie nei Pirenei, è possibile raggiungere in 15 km al 7% la vetta dell’Aubisque.

La salita in questo caso è dura, con una pendenza attorno all’8%, fino al bivio del col Soulor.

Rispetto alle Alpi, i Pirenei si contraddistinguono per le loro vallate e per le strade con poche curve: un paradiso dal punto di visita panoramico, ma una fatica mentale in più per i ciclisti!

L’Aubisque non è difficile quanto i passi alpini, ma da un punto di vista paesaggistico non ha nulla da invidiare!

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Tourmalet

Il Tourmalet con i suoi 2115 metri è la salita simbolo della Marmotte Pirenei, splendida manifestazione amatoriale che parte da Argeles – Gazost.

I due versanti che portano alla vetta sono pressappoco uguali. La pendenza è uguale (7,5%), ma il versante da Luz Saint Saveur è lungo 1,5 km in più rispetto ai 17 km di quello da Sainte Marie de Campan.

Tutti e due i versanti sono splendidi! Non sono grande fan di La Mongie, località turistica teatro dell’unico successo di Ivan Basso al Tour de France (2004): in una valle paradisiaca, le gigantesche costruzioni di La Mongie stonano.

Il Tourmalet fu la prima salita pirenaica introdotta nel Tour de France, nel lontano 1910. Fu totalmente odiata dai ciclisti, che accusarono gli organizzatori di essere degli assassini. Da allora, il Tourmalet è diventato un grande classico del Tour de France, grazie ai suoi 87 passaggi: solo tre volte è stato finale di tappa, l’ultima volta nel 2019 (vittoria di Thibaut Pinot).

  Le dieci salite più belle del Tour de France: Hourquette d’Ancizan

L’ultima salita non è minimamente storica come le altre, ma l’ho adorata follemente e merita di essere in questa classifica.

La Hourquette d’Ancizan, infatti, permette di ammirare il tipico paesaggio dei Pirenei.

Vallate verdi, mucche al pascolo, piccoli popoli montani….ed il Tourmalet in lontananza! E’ veramente una meraviglia, ed è una salita ‘semplice’, con pendenze quasi mai sopra il 7%: i 1564 metri sono segnalati addirittura come seconda categoria dall’organizzazione del Tour de France!

INFORMAZIONI UTILI SULLE SALITE PIU’ BELLE DEL TOUR DE FRANCE

  • Ho affrontato tutte queste salite almeno una volta. Se devo scegliere la preferita voto il Mont Ventoux, senza se e senza ma!
  • La salita che reputo più difficile è il Galibier da Valloire: l’altitudine si sente, soprattutto con quelle pendenze!
  • Queste salite sono generalmente affrontabili nella stagione estiva. I colli infatti di solito chiudono verso la fine di ottobre e riaprono a maggio.
  • Vedere una tappa del Tour de France è uno spettacolo! La carovana e le feste aspettando l’arrivo dei ciclisti sono spettacolari, soprattutto in alta montagna! Ho assistito a sei tappe dal vivo: consiglio di iniziare la salita almeno 8 ore prima dell’arrivo della tappa: le chiusure delle strade sono ferree!
  • Per scalare queste salite consiglio tre basi spettacolari: Briancon, Grenoble e Argeles – Gazost!
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Andrea, un viaggiatore da lungo tempo con una grande passione per trekking, bici e diving! Su travelsbeer.com potrete trovare tutte le informazioni e gli itinerari di viaggio scritti da Andrea: cinque continenti e tante vette conquistate intorno al mondo!

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